La figura di Emanuele Sibillo è stato oggetto di culto da parte degli affiliati al suo clan. Negli anni i giovani della paranza hanno tentato di creare una sorte di devozione nei confronti del baby-boss, testimoniata anche dalle ‘processioni’ alla cappella-altarino. In un’intercettazione telefonica, riportata dall’ordinanza di custodia cautelare, emerge la fedeltà dell’ex reggente del clan Emanuele Irollo verso il giovane camorrista ucciso il 2 luglio del 2015 per mano del clan Buonerba.
LA FUGA DI IROLLO DA NAPOLI
In una telefonata, captata l’11 aprile 2019, Irollo parlò della sua amicizia con Emanuele Sibillo e della relativa apparenza al clan. Allora il 29enne ex reggente temette la violenza dei clan avversari come i Mazzarella e i Vastarella, quindi, decise di rifugiarsi nella zona di Caivano e Maddaloni.
IL TIMORE DI TORNARE A NAPOLI
Irollo promise ad una ragazza casertana di portarla a Napoli in occasione della riscossione delle quote settimanali dei parcheggiatori abusivi. Questa conversazione telefonica evidenziò l’indole criminale e la pericolosità sociale di Irollo. Infatti il giovane fu incurante del fatto che il clan Mazzarella riconquistò i Decumani, controllandone, dunque, le attività illecite. Nonostante ciò volle raggiungere quella zona al fine di estorcere i soldi ai guardamacchine.
IL SIGNIFICATO DEL TATUAGGIO ES17
PRIMA PARTE
Emanuele: Cioè quando parlano di reati, io non li sento. Perché ne ho fatti talmente assai che non li conto più nella mia vita, te lo giuro.
Ragazza: Sei stato carcerato?
Emanuele: Sette anni. E’ stata la salvezza mia, altrimenti ora stavo ancora carcerato o ero a faccia a terra (morto) assieme a lui (Emanuele Sibillo). Sono uscito due mesi prima che lui (E. S.) morisse.
Ragazza: Era un fratello carnale.
Emanuele: Di vita.
Ragazza: Tengono tutti quanti il 17. Ma alla fine il 17 che significa?
Emanuele: Quella cosa del 17 fu uno scherzo. Mi devi morire tu. Lui (Emanuele Sibillo.) è sempre stato un ragazzo che gli piacevano molto le gatte nere, per le cose più sadiche. Gli dicevo tieni il ’17 dietro la schiena’ e lui ‘il 17 il 17’.
SECONDA PARTE: LA CAPPELLA IN ONORE DI SIBILLO
Emanuele: Io ti porto nel vico di Emanuele domani. Ti porto sotto la cappella in suo onore.
Ragazza: A me queste cose piacciono.
Emanuele: Domani andiamo a prendere la settimana sopra ai parcheggi. Tengo tutti i Mazzarella contro, tengo a tutti i Vastarella contro, tengo a tutta Secondigliano contro, sono rimasto solo. L’unico posto dove me ne potevo andare dov’era? Maddaloni.
Ragazza: Risata.
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