Il Parlamento, in seguito all’omicidio di Giulia Cecchettin, ha intensificato gli sforzi contro i femminicidi con il ddl Roccella. La commissione Giustizia del Senato, votando all’unanimità, ha dato il via al relatore per presentare il testo in Aula. La controversa campagna nelle scuole, gestita da Alessandro Amadori, ha sollevato critiche per le sue posizioni ritenute “inaccettabili” sulle donne
Lotta al femminicido
Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, il Parlamento ha accelerato nella lotta ai femminicidi. La commissione Giustizia del Senato ha votato all’unanimità il mandato al relatore di riferire in Aula sul ddl Roccella, contenente nuove norme per contrastare la violenza domestica e di genere. La polemica riguarda la campagna nelle scuole affidata ad Alessandro Amadori. Il testo, già approvato dalla Camera, dovrebbe diventare legge alla vigilia della Giornata contro la violenza alle donne, il 25 novembre. La politica è divisa sulla decisione del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, di affidare la campagna alle relazioni al professor Amadori, autore del libro “La guerra dei sessi”. Il ddl include misure come l’ammonimento, il braccialetto elettronico e la distanza minima di avvicinamento, applicati anche ai “reati spia”. Il progetto nelle scuole, chiamato “Educare alle relazioni”, coinvolgerà gruppi di discussione tra studenti delle superiori, docenti e influencer come ambassador, con il coinvolgimento di diverse figure professionali. Il Protocollo del progetto avrà una durata di 2 anni e prevede incontri con esperti il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Professor Alessandro Amadori
La decisione di affidare il progetto al professor Alessandro Amadori ha generato controversie. Amadori, psicologo e docente di marketing politico, aveva scritto un libro insieme a Valditara prima delle elezioni. Tuttavia, le polemiche sono scaturite dalle sue espressioni considerate “inaccettabili” sulle donne, come la descrizione delle “Ginarche” e la teoria di una “guerra dei sessi”. Opposizioni, come la senatrice Ilaria Cucchi, lo definiscono “negazionista della violenza di genere”. Mentre Amadori afferma che nel suo libro non c’è alcun intento anti-femminile, ma l’obiettivo di promuovere un’alleanza tra generi, diverse figure politiche esprimono preoccupazioni sulla coerenza di assegnargli un progetto sull’educazione affettiva.
