In quattro, tra cui un minore, in sella a potenti scooter, seminarono il panico tra i passanti di viale Margherita a Ponticelli: zona ritenuta sotto l’influenza criminale dei rivali dei De Micco. Dunque c’è anche Emmanuel De Luca Bossa, 23enne figlio del boss, elemento di vertice dell’omonimo clan, recentemente messo in libertà (lo scorso 18 giugno) tra le 4 persone nei confronti delle quali la DDA di Napoli ha emesso un provvedimento di fermo.
Il decreto è stato notificato solo ai maggiorenni del gruppo dai carabinieri: del minore, infatti, al momento non c’è traccia. Il provvedimento è stato emesso nell’ambito delle indagini sulla “stesa” dello scorso 2 luglio che ha scatenato un “fuggi fuggi” generale tra i passanti e solo per fortuna non provocò vittime innocenti.
I NOMI DEI FERMATI DEI DE LUCA BOSSA
Gli altri destinatari del decreto di fermo sono Vincenzo Barbato e Giuseppe Damiano, rispettivamente di 23 e 20 anni. Damiano e Barbato, tornati in libertà lo scorso maggio, vennero arrestati, nel settembre 2021, per avere puntato, insieme con altre persone, una mitraglietta Skorpio contro una “pantera” della Polizia. Il minore, anch’egli componente del gruppo, in quell’occasione, riuscì a far perdere le tracce.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, anche quando era ai domiciliari, Emmanuel De Luca Bossa ha impartito direttive agli affiliati, assumendo di fatto un ruolo dirigenziale.
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza analizzate dagli investigatori hanno registrato le fasi dell’azione di fuoco che si è protratta lungo un percorso di ben 60 metri.
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