Un soprannome criminale che evoca la rivoluzione napoletana del Seicento. Per il clan è Masaniello invece all’anagrafe è Fabio Annunziata, 39enne fedelissimo del boss Michele Mazzarella. Proprio lui aveva rapporti con Rosario De Bernardo e Clemente Correale, infatti, i due ras di Somma Vesuviana si erano impegnati con il pezzo da novanta mazzarelliano.
Masaniello era colui che, adottando tutte le cautele necessarie, portava in casa della famiglia De Bernardo il cellulare con il quale Rosario e Correale parlavano in videochiamata con Mazzarella, detenuto nel carcere di Siracusa. Dopo aver ascoltato le richieste e le lamentele dei due, il boss li autorizzava a sostituire Salvatore Di Caprio in seguito al suo arresto.
Così i ras vesuviani ottenevano da Mazzarella, nel corso della videochiamata intercettata nel febbraio del 2024, maggiore autonomia nella scelta dei fornitori di droga, stringendo accordi precisi con Annunziata per l’acquisto di cocaina e crack.
Il 39enne riscuoteva circa 200-300 euro alla settimana dai due criminali di Somma Vesuviana. Come concordato con il boss detto ‘o fenomeno, i soldi poi finivano nelle casse del cartello criminale e nelle tasche dei suoi detenuti.
Le minacce di Masaniello dopo l’agguato
Un episodio estremamente indicativo del potere di Annunziata si verificava in seguito all’agguato del 14 marzo del 2024. Masaniello andava in casa di Rosario De Bernardo per chiedere una reazione decisa nei confronti del nipote Roberto, in seguito all’aggressione armata condotta dal giovane contro Correale.
Il giorno dopo il raid, Masaniello chiedeva un intervento punitivo ai danni del 20enne che, anche secondo Correale, andava disarmato al più presto in quanto pericoloso. “Ad un estraneo, lo uccide pure a noi non ce ne fotto proprio… ma se dà una botta ad uno della nostra famiglia, non andiamo più bene… No, perché se fa un’altra stronzata… Allora noi abbiamo deciso che lo zio deve dargli una scossa” fu in quel momento che Rosario De Bernardo tranquillizzò Annunziata: “Me la vedo io, non ti preoccupare Masaniello“. La conversazione veniva registrata grazie alle cimici piazzate dalle forze dell’ordine in casa del ras di Somma Vesuviana.
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