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venerdì, Aprile 19, 2024
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Faceva risparmiare sull’assicurazione, beccato truffatore in provincia di Napoli

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Con un computer e una stampante a colori realizzava false dichiarazioni sostitutive della carta di circolazione, utilizzando reali generalità di ignari cittadini residenti al nord: stipulava così vantaggiosi contratti assicurativi su autoveicoli in realtà intestati a cittadini residenti in provincia di Napoli. Un escamotage, ma più propriamente una truffa, per assicurare veicoli a prezzi più bassi e superare il gap che la provincia di Napoli, che resta la più cara d’Italia, paga sui costi della Rc auto rispetto al ai comuni del nord. Un sistema comunque che non è servito a superare l’esame dei controlli degli attenti poliziotti della Stradale di Napoli, distaccamento di Nola.

La scoperta in un’autorivendita di auto nuove e usate a Marigliano, nell’ambito di un piano di controlli sul territorio disposto dalla direzione compartimentale della Polizia Stradale per la Campania e la Basilicata, che potrebbe portare a clamorosi sviluppi. Sulle scrivanie gli agenti hanno rinvenuto infatti 15 pratiche già completate e intestate ad altrettante persone, ma non si esclude che dalle indagini in corso e soprattutto dall’attento esame di tutti i file contenuti nel computer si possa risalire a una lista completa di clienti che hanno beneficiato di contratti assicurativi assolutamente vantaggiosi rispetto ai prezzi di mercato praticati in provincia di Napoli.

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L’indagine della Stradale, appena agli inizi, potrebbe portare insomma alla scoperta di una vera e propria organizzazione a delinquere finalizzata alla truffa alle assicurazioni mediante l’utilizzo di false dichiarazioni di intestazione di autoveicoli a residenti in altre province soprattutto del nord dove, appunto, le tariffe Sca sono assolutamente irrisorie. Un giro d’affari milionario che solo il prosieguo delle indagini potrà quantificare. Per le dichiarazioni sostitutive il titolare dell’autorivendita utilizzava un codice reale di un’agenzia estranea e ignara delle operazioni, il cui titolare ha già provveduto a presentare denuncia. Il file utilizzato era invece in formato fotoshop, modificabile in pochi minuti. I poliziotti della Stradale hanno già convocato alcuni degli automobilisti che hanno beneficiato dei contratti per capire come siano arrivati all’autorivendita di Marigliano e come facessero a circolare con una polizza assicurativa intestata in realtà a un cittadino del nord Italia. Un modus operandi insomma che vedrebbe gli stessi beneficiari complici e consapevoli dei rischi in caso di accertamento.

Nell’autorivendita i poliziotti hanno anche rinvenuto assegni bancari di provenienza furtiva e un dissuasore elettronico teser 80mila volts classificata come arma. A carico del titolare è scattata dunque la denuncia per falso in atto pubblico, ricettazione di titoli proventi di furto e per porto abusivo d’arma.

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