Nessuna stangata né condanna pesante per Giovanni Baratto, indicato da diverse informative delle forze dell’ordine come referente dei Moccia per il territorio di Casoria. Il giovane ras, grazie al vincolo della continuazione, è stato condannato a 9 anni e quattro mesi: tutto merito dei suoi legali, gli avvocati Giuseppe Perfetto e Francesco Liguori, che a fronte di un’accusa di associazione come capo e promotore ha rimediato un aumento di tre anni mentre due anni e quattro mesi per ricettazione, condanne già definitive.
Il giudice ha dunque accolto la linea della difesa riconoscendo il vincolo della continuazione tra le condotte contestate dalla Procura. Alla base dell’ultima inchiesta che vede coinvolto Baratto i contrasti tra due gruppi, uno di stanza al Parco Smeraldo (gestito da Giovanni Baratto) e l’altro in via Petrarca (sotto la guida di Ciro Sannino). Contrasti, quelli tra i due gruppi criminali, che nel 2020 culminarono con l’uccisione del 19enne Antimo Giarnieri, colpito erroneamente per scambio di persona, e con il ferimento di un altro soggetto.