Stamattina si sono tenuti i funerali Aurora e Sara Esposito nella chiesa a Marigliano. All’uscita le bare delle gemelle, morte nell’esplosione della fabbrica abusiva ad Ercolano, sono state accolte dai palloncini bianchi e rosa tenuti da presenti. Straziante è stato il momento dell’uscita dei feretri delle due giovani rimaste uccise nella drammatica esplosione.
La lettera della sorella di Aurora e Sara Esposito
La sorella di Aurora e Sara Esposito ha letto una toccante lettera ai funerali nella chiesa di Marigliano. “Ho il cuore devastato. Quando siete nate voi, io ero ina ragazzina, vi ho curato, cambiato il pannolino, vi ho dato da mangiare, vi ho vegliato. Vedendovi crescere man mano, vi amavo sempre di più. Vi ho protette, dall’età di 16 anni eravate sempre con me. Quante risate fatte insieme, quanti pianti per consolarci, quanti abbracci e baci, i più sinceri e più veri. In macchina litigavate sempre per mettere la musica e per cantare a squarciagola e io insieme a voi, che eravate la mia rinascita, le mie figlie. Ne avete passate tante, ma avevate sempre il sorriso”
“Eravate vanitose ma anche dolci. Amavo i miei figli come amavo voi. Avrei dato la mia stessa vita per voi, ma in questo caso non ho potuto fare nulla. Sono morta senza di voi, eravate la mia spalla e io la vostra. Quante notti a parlare di cosa ci faceva stare bene e cosa ci faceva stare male. Non so se un giorno mi abituerò alla vostra assenza fisica, ma so che non vi dimenticherò ma. In ogni cosa che farò ci sarete sempre. In ogni passo, in ogni posto. Ora siete due angeli nel posto dove siete. Insieme siete nate e insieme siete andate via. Vi amerò per sempre, piccole sorelle mie, sangue del mie sangue. Spero che un giorno ci incontreremo di nuovo per riabbracciarci“, queste le parole della sorella maggiore Giusy. La mamma delle gemelle è distrutta dall’enorme dolore e ha pianto sulle bare delle figlie.
La lettera dell’avvocato della famiglia di Sara e Aurora Esposito
Il legale della famiglia Esposito, Angelo Melone, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo che la tragedia: “Diventi un simbolo di riflessione e di impegno” per combattere lo sfruttamento sul lavoro, il caporalato e il mercato illegale dei fuochi d’artificio.
“Sara e Aurora non sono vittime di un destino crudele, ma di un sistema che consente il proliferare di queste illegalità – scrive Melone – questa tragedia deve scuotere le coscienze e spingere le istituzioni a intervenire con decisione per evitare che simili eventi possano ripetersi“.
“In qualità di massima carica dello Stato e garante della Costituzione – aggiunge il legale nella lettera a Mattarella – le chiedo di farsi portavoce di questa denuncia sociale. La Sua autorevole voce può scuotere le coscienze, sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere la politica a intervenire con determinazione su queste problematiche. Non possiamo più accettare che in Italia si continui a morire a causa di un lavoro che dovrebbe essere, invece, fonte di vita e dignità. La famiglia Esposito chiede giustizia, ma anche un cambiamento concreto affinché nessun’altra famiglia debba vivere un dolore simile“.