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lunedì, Maggio 6, 2024
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E’ il giorno del dolore a Napoli per Vincenza, morta dopo il parto. Il marito: “Buon viaggio amore mio”

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È il giorno dell’ultimo saluto a Vincenza Donzelli, la 43enne operatrice culturale e anima della Galleria Borbonica morta a seguito del parto del suo primogenito in una clinica privata il 14 agosto. Le esequie della Donzelli, compagna del produttore cinematografico Andrea Cannavale, figlio dell’attore Enzo, sono svolte presso la basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone. Tra gli indagati per la morte di Vincenza Donzelli, c’è il ginecologo che l’aveva accompagnata nelle fasi che hanno poi portato al parto.

Grande commozione ai funerali per l’omelia di don Carmine Nappo: «Cara Enza, la gioia della nascita di Enzo si è conclusa con la tua morte, la tua vicenda ci ha fatto stare sulle spine per una settimana per il passaggio. Da quando ho saputo del tuo passaggio, tu sei ora pagina di vangelo. Il tuo passaggio è simile a una spiga che ha generato tante siepi che sta a noi fortificare. Avevi passione per la tua attività lavorativa vissuta con il desiderio di veder rifiorita questa parte di Napoli in una nuova bellezza rendendole giustizia con la memoria storica, artistica tirando fuori le suggestioni di una Napoli antica. Sei stata operatrice di pace perché hai sognato il riscatto di questa porzione di città, Pizzofalcone e Monte di Dio, e di quelli che ci abitano. Sei una pagina del Vangelo anche civile. È questa la tua eredità, questi semi di amore lanciati nei nostri cuori, con semplicità. Sarai viva per sempre se questi semi li faremo crescere».

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Le parole di Andrea Cannavale, il compagno di Enza: «Buon viaggio amore mio bello, è  stato un privilegio averti vissuto, sei stata un esempio di Vita. Ti prometto che crescerò nostro figlio con i tuoi valori e con la tua purezza d”animo. Mi hai fatto vivere il sogno più bello della mia Vita. Ti Amerò per sempre».

A ricordare Vincenza durante l’omelia anche con un messaggio, letto in chiesa da altri cari, suo fratello Gianluca particolarmente legato alla sorella e molto uniti. «Due anni per riabbracciarti, poche ore per perderti. La vita è strana, può cambiare in una settimana. Eri sempre lì a sorridere per me. Quando guardo il Vesuvio non vedo solo Totò e gli altri simboli di Napoli ma anche te, che sei un simbolo di Napoli». 

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Il ricordo della Galleria Borbonica

A omaggiare Vincenza anche i suoi colleghi della Galleria Borbonica, con Vincenza che aveva dato lustro soprattutto alla parte rinominata via delle Memorie. Maria Antonia Carrano, responsabile del personale del sito storico-culturale che conta tantissimi visitatori, dice: «Diverse volte le abbiamo detto che Vincenzo (il figlio ndr.) nasce nel sottosuolo di Napoli perché sino a domenica scorsa lei era presente fisicamente qui alla Galleria Borbonica. Era responsabile del nostro quarto percorso, quello più giovane, voluto fortemente dal nostro presidente Gianluca Minin. Enza ci ha messo l’anima e ci credeva in quello che faceva. Pensare soltanto di attraversare via Monte di Dio e raggiungere Palazzo Serra di Cassano non sarà semplice da oggi in poi».

Come gli altri figli di chi si impegna ogni giorno per la Galleria Borbonica, anche Vincenzo, figlio di Enza e Andrea, vivrà l’esperienza di camminare nel sottosuolo di quest’anfratto di Napoli.  «Io – aggiunge Maria Antonia Carrano – sono diventata mamma 3 anni fa e mia figlia appena ha iniziato a camminare, così come i figli di Gianluca Minin, la prima cosa che le ho fatto fare è stata una corsa nella Galleria Borbonica. Ce lo siamo detti spesso con Enza che adesso toccava a Vincenzo correre e aiutarci a vedere quel pezzo della città che noi amiamo e per il quale da 10 anni doniamo il cuore oltre che la nostra professionalità».

La Galleria Borbonica non dimentica Vincenza

Il futuro della Galleria Borbonica ora significa anche onorare Vincenza Donzelli. Ancora Carrano: «Con Andrea Cannavale ci siamo guardati, stretti, guardati negli occhi e la nostra volontà è continuare in nome di Vincenza. Oggi, nel giorno del funerale, abbiamo deciso di interrompere le visite guidate e il percorso via delle Memorie e messo un segno di lutto dinanzi l’ingresso di vico del Grottone. Il tutto è durato solo un’ora perché dobbiamo andare avanti come vorrebbe lei e l’ha dimostrato sino all’ultimo con le caviglie gonfie, con il sorriso pieno. Rispetto alla gravidanza, è stata una delle donne che ho visto più in forma, sorridenti, solari per tutti i 9 mesi».

 

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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