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venerdì, Maggio 10, 2024
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Furti e rapine nella metropolitana di Napoli, sconto di pena per il borseggiatore

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Enzo De Ponte, di 39 anni, napoletano già noto alle forze dell’ordine, era imputato per una serie di rapine e furti commessi all’interno della metropolitana di Napoli. Nello specifico era indagato per 3 episodi, per i quali l’ha processato con rito abbreviato il GIP del Tribunale di Napoli. La Procura partenopea aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione ed il GIP lo aveva condannato a 4 anni e 3 mesi.
La Corte d’Appello di Napoli, ha accolto le argomentazioni degli avvocati Poziello e Amodio, concedendo uno sconto di pena di quasi un anno di reclusione.

Il PM ha impugnato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ha chiesto, inoltre, che venga contestata anche l’associazione a delinquere con altri soggetti. I quali presuntamente facevano parte della batteria di malviventi che razziavano i turisti della metropolitana.

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Il fatto

Questa mattina i Carabinieri della Stazione Napoli Stella e gli agenti della Polfer di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale procura a carico di due persone. Si tratta di Francesco Ziccardi e Enzo De Ponte, di 55 e 39 anni, già noti alle forze dell’ordine. I due sono ritenuti gravemente indiziati di una serie di furti e rapine commessi all’interno o nelle immediate adiacenze della stazione di Piazza Cavour della metro linea due e lungo altre tratte dei mezzi di trasporto pubblico.

I Carabinieri e gli agenti della Polfer, coordinati dalla procura della Repubblica di Napoli, hanno documentato ed accuratamente analizzato le immagini dei plurimi delitti commessi riprese dai sistemi di video sorveglianza presenti sul territorio . Principali obiettivi nelle rapine nei furti le persone anziane e i tantissimi turisti che arrivano in piazza Cavour per visitare il centro città. Molta della refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.

Sembrerebbe che avvicinassero le prede con la scusa di volerle aiutare ad acquistare il biglietto dai distributori automatici presenti all’interno della stazione. Mentre uno spiegava come effettuare i pagamenti, l’altro sfilava il portafogli dalle tasche o dalle borse. A pochi passi dal luogo dove avvenivano i colpi, infatti, c’è il Museo Archeologico Nazionale, una delle mete più gettonate dai turisti. Molta della refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.

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