Hanno alzato il tiro approfittando del momento di sbandamento dei Mazzarella. E’ questa la linea seguita dagli investigatori nelle indagini relative al ferimento del 51enne Salvatore Ventura, raggiunto ieri sera dai proiettili in vico detto Emanuele al rione Villa. L’uomo è infatti considerato vicino a Giovanni Salomone, cognato dei fratelli D’Amico, da sempre ‘costola’ dei Mazzarella: l’ipotesi è che i Rinaldi, non riuscendo a trovare Salvatore Fido e suo figlio Oreste (a capo del gruppo), abbiano messo nel mirino persone legate in qualche modo ai sottogruppi federati ai Mazzarella. Non si riescono a colpire gli obiettivi principali e così si ricorrono alle ritorsioni contro gli alleati. E’ questo lo scenario delineato dagli investigatori riguardo le stese e gli attentati che da mesi stanno dominando la periferia orientale. Una ‘strategia della tensione collaterale‘ iniziata con la bomba carta piazzata la sera di San Silvestro sotto l’abitazione di Salvatore D’Amico ‘o pirata «legato ai Mazzarella da un rapporto consolidato» come suggerito da un investigatore profondo conoscitore delle dinamiche criminali di San Giovanni a Teduccio. ieri nel mirino è finito Ventura, personaggio secondario ma comunque organico ai D’Amico.
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