Si è presentato con la sua classica grinta ed energia il nuovo commissario tecnico della nostra nazionale, Rino Gattuso. Il Ct ha voluto trasmettere quelli che sono i suoi valori e le sue regole per provare a centrare un obiettivo che da troppi anni sta diventando sempre di più una maledizione: portare l’Italia ai prossimi mondiali di calcio.
Famiglia, gioco e cuore
Senza troppi giri di parole Ringhio si presenta con un solo obiettivo in mente, che è lo stesso che è stampato nella testa di milioni di italiani: qualificarsi alla prossima coppa del mondo, evitando l’ennesima figuraccia. “L’obiettivo è riportare l’Italia al Mondiale perché per il nostro calcio è fondamentale, è un sogno che si avvera– continua Rino- spero di essere all’altezza, so che il compito non è facile ma nella vita di facile non c’è nulla. C’è da lavorare ma sappiamo di poter fare un grande lavoro”.
Anche per il nuovo Ct è evidente che il lavoro da fare è parecchio, ma più di ogni altra cosa bisogna ricostruire un gruppo oramai sfasciato. Dopo la gestione Spalletti, che non ha reso come ci si aspettava, è necessario ridare l’entusiasmo e l’energia persa dentro lo spogliatoio per ritrovare quel clima familiare di qualche anno fa. “Entusiasmo, voglia, voglia di stare insieme ed essere uniti nelle difficoltà. Ho ben chiaro nella mia testa. Dobbiamo ricreare una famiglia, è la cosa più importante oltre a moduli e tattica. E’ la priorità”.
In Italia non sappiamo più giocare a calcio?
“Abbiamo a disposizione giocatori importante, alcuni nei loro ruoli sono nei primi 10 al mondo. Abbiamo una squadra forte, ma ripeto: squadra. Non pensiamo ai singoli giocatori. Quando mi hanno chiamato non ho esitato un istante”. Per Mister Gattuso, gli italiani sanno ancora giocare a calcio e lo sanno fare anche parecchio bene. C’è totale fiducia nelle capacità dei nostri azzurri che secondo il mister “dovranno andare a 100 all’ora” e “guadagnarsi un posto facendo parlare il rettangolo verde”.
Come giocherà l’Italia di Rino Gattuso?
Anche se è ancora molto presto per vedere una prima ipotetica formazione, il nostro Ct ha già le idee chiare. Per Gattuso infatti sarà necessario: “Mettere una squadra in campo a cui piace stare nella metà campo avversaria e metterla in condizioni di creare gioco per fare male agli avversari. Poi i moduli a tre o a 4 trovano il tempo che trovano. La cosa più importante è come vogliamo stare in campo”. Più volte ‘Ringhio’ ha espresso la sua volontà di voler esprimere un buon calcio, di stupire e di ridare colore alla nazionale. Speriamo abbia trovato una soluzione per sfatare l’ennesimo tabù.