È arrivata questa mattina alle 12.15 al Parco Verde di Caivano la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per incontrare alla chiesa di San Paolo Apostolo il parroco don Maurizio Patriciello e altre Autorità: dai ministri Piantedosi (all’Interno), Valditara (Istruzione) e Abodi (Sport), dal prefetto di Napoli Claudio Palomba, al Questore Maurizio Agricola al sindaco metropolitano Gaetano Manfredi al vescovo di Aversa Angelo Spinillo.
È stato proprio il parroco simbolo di Caivano a chiedere l”arrivo della premier, dopo il caso del presunto stupro delle due ragazze da parte di un branco di ragazzini dello Iacp. All’arrivo della Meloni un piccolo gruppo ha contestato la leader di Fdi al grido di “Fascista” e “ci sono dei migranti che muoiono un mare”. Qualcuno ha anche rinfacciato alla Meloni la cancellazione del Reddito di Cittadinanza.
Stupri a Caivano: mamma,Meloni non verrà in scuola di mia figlia
Tra le tappe del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni a Caivano non figura quella nella scuola di mia figlia, dove mi avrebbe fatto piacere incontrarla per chiederLe aiuto.
Ma io sono determinata, voglio lasciare questo inferno e quindi lancio un appello a chiunque possa darmi una mano a scappare, a un benefattore che mi possa aiutare a uscire da questo luogo di dolore”.
A parlare, attraverso il suo legale, l’avvocato Angelo Pisani, è la mamma di una delle due cuginette vittime di abusi nel Parco Verde di Caivano dove oggi si recherà la presidente Meloni.
Ieri, presa dallo sconforto dopo le minacce che le sono state rivolte nel quartiere dove abita, la donna si è rivolta al capo del Governo per chiedere il suo intervento.
La visita della Meloni a Caivano è blindata a causa delle minacce di morte ricevute via social per lo stop al reddito di cittadinanza.