“Esiste l’imponderabile, lo dobbiamo accettare. È importante convincerci, oggi piangiamo, domani sorrideremo, Giovanni era un bambino felice. Sino a 10 minuti prima Giovanni era un bambino felice. È successo l’imponderabile, impariamo ad accettarlo. Non so cosa è successo, lo stabilirà la magistratura. Che non si ripeta”. Queste le parole del papà di Giovanni, il giovane morto forse in seguito ad un tragico gioco a Mergellina.
L’omelia di Monsignor De Gregorio
Questa mattina si sono svolte le esequie per la morte del giovane officiate da monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della cappella del tesoro di San Gennaro. Le parole più toccanti, quelle della parte finale dell’omelia. Il salmo letto quello della lettera di San Paolo al popolo di Israele:«Giovanni tu ora sei memoria. Papà e mamma dovranno continuare a vivere pensando al prima e al dopo il 29 settembre, quanto accaduto dopo lo sgabello dinanzi al davanzale. Che la tua memoria possa essere consolante e memoria affinché la nostra vita non sia fatta da indistinti ricordi. Forse, Giovanni ci hai dato una scossa, facendo capire che la vita va vissuta appieno. Tutti noi ti diamo un bacio mentre sei dalle braccia di Dio come un bambino svezzato».
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