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venerdì, Aprile 19, 2024
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Giugliano. Condannato a 18 anni per 15 rapine, torna in libertà

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Botrugno Mauro, giuglianese classe 1991, era il terrore delle banche. Ha collezionato 15 rapine in banca senza mai essere arrestato in flagranza di reato. Poi però grazie ad attività tecnico scientifica, è stato scoperto essere l’autore di numerose rapine pluriaggravate, commesse spesso disarmando dapprima la guardia giurata e poi attaccando l’istituto di credito per farsi consegnare l’intero bottino presente nelle casseforti.

Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Presidente Patrizia Mirra, Giudice a latere e relatore Dott.ssa Serena Corleto, ha ammesso il giovane al regime di semilibertà, accogliendo l’istanza degli avvocati Luigi Poziello ed Andrea Giovine, nonostante in fine pena alla fine del 2027. Il giovane sconterà la pena lavorando in un ristorante di Napoli.

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Ha anche ricevuto una licenza straordinaria per tutto l’anno 2022, per pernottare presso la propria abitazione anziché dormire nel carcere di Secondigliano. Le rapine in banca sono state commesse a Venticano (AV), Casavatore, Melito di Napoli, Qualiano, Napoli, Monteforte Irpino, Acerra, Fabro (Perugia) ed altrove.

Fermato per un controllo, i carabinieri si accorgono che uno dei quattro ragazzi fermati a soli 19anni era già autore di quattro rapina.
A giugliano i carabinieri della locale stazione con i colleghi dell’aliquota operativa hanno sottoposto a fermo per rapina continuata aggravata in concorso e violazione alle leggi sulle armi Mauro Botrugno, 19enne del luogo, incensurato. Denunciati invece in stato di libertà solo per la violazione alle leggi sulle armi un 27enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, un 21enne ed un 23enne, entrambi del luogo ed incensurati.
I 4 sono stati notati su via Epitaffio a bordo di una Fiat Uno dai militari dell’arma che li hanno fermati per controlli e sottoposti a perquisizione sono stati trovati in possesso di una pistola scenica priva del tappo rosso che era nascosta sotto il sedile posteriore ed è stata sequestrata.
Con successive indagini i militari dell’arma hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Botrugno, accertando che le sue impronte digitali erano state repertate in 3 banche, a Monteforte Irpino (av), ad Acerra e a Casavatore in occasione delle rapine consumate rispettivamente il 27 novembre del 2009, il 15 aprile del 2010 ed il 21 luglio del 2010. Inoltre con la visione dell’archivio del sistema info-investigativo weblase, tratti dai filmati dei sistema di video sorveglianza degli istituti bancari che hanno subito rapine, i carabinieri hanno accertato che il Botrugno si era reso responsabile anche della rapina in una banca a Casavatore.

Il giovane è gravemente indiziato che, a volto scoperto e armato di taglierino, entrava nell’istituto di credito “Monte Paschi di Siena”, su via Aniello Palumbo 121 e con minaccia si faceva consegnare dai cassieri 10 mila euro in denaro contante, mentre due complici in via d’identificazione, con i volti travisati da passamontagna e armati di pistola, immobilizzavano la guardia giurata di servizio all’esterno della filiale.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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