E’ finito nei guai Giuseppe Taglialatela, ex portiere e capitano del Napoli con trascorsi anche nella Fiorentina. Ed è proprio dalla Procura di Firenze che è partita l’inchiesta nella quale vengono individuati come promotori e orgarnizzatori un cittadino italiano e uno albanese accusati di’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti tributari, all’appropriazione indebita e all’ autoriciclaggio. Nella ragnatela numerosi soggetti tra cui Taglialatela ed il presidente dell’Ischia calcio Alessandro Bigi.
Per l’accusa Bigi ed altri indagati avrebbero evitato di battere scontrini accumulando, dunque denaro necessario per rilevare ristoranti nel centro di Firenze ed auto di lusso, tra cui tre Ferrari, di cui una 296 dal valore di 270mila euro, per la quale sarebbe stata versata in nero la somma di altri 137.110 euro.
Sotto indagine anche l’acquisto dell’Ischia calcio da parte di Bigi, che il 17 gennaio 2024 rilevò il 50% della società da Batman Taglialatela, versando, secondo gli inquirenti, 100mila euro in contanti in più trance all’ex portiere, che risponde di reimpiego di proventi illeciti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Attraverso i delitti tributori, inoltre, sarebbero stati acquistati o fittati 31 attività di ristorazione, alberghiere e noleggio per un valore di 13,5 milioni di euro. Tra i ristoranti perquisiti figurano il Cavallino in piazza della Signoria, la Trattoria Giovanni in via Sant’Agostino, La Bistecca Osteria Fiorentina in piazza della Repubblica, trattoria Ponte Vecchio in Lungarno Archibustieri, Bistecchiera Santa Croce in Largo Bargellini, ristorante Trattoria de Pitti in piazza Pitti, Osteria Lungarno in Lungarno Corsini, Orcagna in piazza della Signoria.
E’ importante ricordarte che nel nostro ordinamento vige il principio di non colpevolezza che impone di ritenere accertata la responsabilità solo in esito all’intervento di una sentenza definitiva.
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