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mercoledì, Aprile 24, 2024
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«Gli Abete-Abbinante sono una mina vagante», gli affari del clan tra Monterosa e Qualiano

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Una mina vagante, tra Secondigliano e Scampia. Cosìla Dda descrive il clan Abete- Abbinante-Notturno-Aprea a proposito dei rapporti all’interno della criminalità organizzata dell’area nord di Napoli e dei comuni limitrofi. È se è vero che latregua con la Vanella Grassi regge, scrivono gli inquirenti, è altrettanto vero che il desiderio delle giovani leve del gruppo del ras Arcangelo (da tempo detenuto) è di riconquistare in tutto o in parte gli spazi perduti con la terza faida. Ormai non ci sono dubbi: i grandi sconfitti della cosiddetta ‘Terza faida di Scampia’, originari del Monterosa, hanno precisi legami con il tessuto criminale dell’hinterland partenopeo e in special modo a Qualiano.

Un nuovo assetto che starebbe prendendo corpo però in provincia, lontano dai quartieri che hanno segnato l’apogeo del gruppo. Stando alle ultime informative diversi affiliati al gruppo si starebbero infatti spostando nell’hinterland e in special modo nella zona di Qualiano: sarebbe questa la loro nuova terra d’elezione. A confermarlo anche gli ultimi recenti fatti di cronaca come il ruolo di primo piano svolto da Giuseppe Marra, genero di Raffaella D’Alterio ‘a miciona, ex reggente dell’omonimo clan attualmente detenuta. Il 25enne soprannominato ‘barbetta’ (sposato proprio con Costanza Pianese) è inoltre imparentato proprio con esponenti di primo piano degli Abete-Abbinante, un’altra traccia che farebbe pensare alle mire del gruppo sul centro dell’area nord.

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