17.6 C
Napoli
venerdì, Aprile 25, 2025
PUBBLICITÀ

Il musicista napoletano Walter Ricci rompe la relazione con Arisa: “Era complicato stare insieme”

PUBBLICITÀ

Walter Ricci, il cantante pianista e compositore napoletano originario di Ponticelli, annuncia in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno la fine del suo fidanzamento con Arisa. «Con lei è finita. Vogliamo concentrarci entrambi sulle nostre carriere. Io sono in un momento importante e non voglio perdermi neanche una virgola di quel che sto vivendo. Nessuno di noi due ha una routine ed era complicato stare insieme e continuare a crescere professionalmente». Con queste parole il musicista napoletano rende pubblica la sua rottura con Arisa, famosissima cantante italiana.

Il motivo della rottura tra il musicista napoletano e la cantante Arisa

La relazione tra i due è sempre stata esposta sui social da entrambi e resa nota soprattutto grazie al seguito che ha avuto Arisa in questi ultimi anni in merito al suo ruolo come insegnante nel programma Amici di Maria De Filippi.

PUBBLICITÀ

Il motivo della rottura sembra essere semplicemente una incompatibiltà tra i due, unita all’intenzione di Walter di dedicarsi totalmente alla musica ed alla sua carriera. Per esserne certi bisognerà comunque ascoltare la campana dell’ex fidanzata che ancora non ha rilasciato alcuna dichiarazione a riguardo.

Nell’intervista al Corriere del Mezzogiorno, Walter Ricci spiega: «Ci siamo conosciuti in aeroporto, a Palermo. Un stato un caso. È scoppiato subito qualcosa ed è incominciata una relazione». «Ho pensato anche di fare un figlio con lei, ma quando si è molto presi si dicono certe cose… Siamo stati insieme quasi nove mesi e siamo stati molto bene. Poi ci si rende conto che è meglio fermare la barca». Poi prosegue, ed alla domanda del giornalista in cui chiede se gli seccasse il fatto che si parli delle sue questioni private e non artistiche, risponde: “Dipende. E dipende anche dal punto in cui è una carriera. In questo momento preferisco non parlare della mie cose private. Preferisco che parli la mia musica, la costruzione di un percorso”.

La precedente relazione con la cantante pugliese Serena Brancale

L’intervista, poi prosegue con domande riguardanti una sua precedente fiamma in ambito musicale, Serena Brancale: «È stata la mia prima fidanzata. Siamo stati insieme cinque anni e il rapporto è finito perché si era consumato qualcosa da un punto di vista sentimentale. Oggi c’è grande affetto, amicizia, rispetto. Non ci sentiamo ma ci seguiamo a distanza, ci mettiamo like». 

La storia tra Walter e Serena era iniziata grazie a una collaborazione musicale che li aveva portati insieme a New York: “Abbiamo incominciato per gioco a scrivere brani in italiano insieme e ora abbiamo l’onore di cantare i nostri inediti nel cuore della musica internazionale, i pezzi hanno un sound americano e sin dall’inizio abbiamo pensato di abbinarci testi in italiano”, aveva detto all’epoca la musicista jazz.

Origini di Walter Ricci tra Ponticelli, Casalnuovo e Grumo Nevano

Infine il musicista jazz, nell’intervista parla delle sue origini a Ponticelli, degli esordi, la sua carriera internazionale ed infine il ritorno a Napoli: «Sono stato sballottato in provincia: Casalnuovo, poi Grumo Nevano. Mio padre musicista mi ha dato una grande spinta facendomi ascoltare generi diversi. A 7/8 anni già suonavo, anche ai matrimoni. Ma soprattutto sono stato in giro per il mondo con l’idea che la mia musica potesse affermarsi solo attraverso grandi esperienze. Ho capito presto che il jazz, dallo swing al bebop sino al contemporary jazz, era per me una calamita irresistibile. Frank Sinatra, Tony Bennet ed Ella Fitzgerald sono stati i miei riferimenti.

Così mi sono dedicato allo studio del pianoforte specializzandomi in tecnica dell’improvvisazione e sono arrivato su palchi importanti. Nel 2006 ho vinto il “Premio Massimo Urbani” e così è incominciata la mia carriera. Fabrizio Bosso mi ha notato e voluto con sé, poi mi sono esibito in Italia e all’estero con Stefano Di Battista. E poi tanti altri nomi,  Mario Biondi, la Monk Competition di Quincy Jones a Los Angeles, George Benson e altri». Poi gli viene chiesto il motivo del suo ritorno in patria a Napoli, a cui risponde: «Emigrante di ritorno. Sentivo di doverlo fare. Di portare tutto quello che avevo imparato in giro e raccolto nel mondo nella mia città. Ho fuso il dialetto e il jazz, alcuni esotismi e la tarantella, i grandi classici americani rielaborati con un mood personale. Insomma le mie radici messe in gioco con suggestioni diverse».

 

 

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

“Uso coltello o pistola?”, minaccia l’ex in videochiamata: l’incubo di una 25enne a Napoli

"Mi ha minacciato mostrando un coltello in videochiamata, riferendomi di avere anche una pistola in casa, dicendomi poi testuali...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ