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venerdì, Marzo 29, 2024
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Il ricordo di Vincenzo Salemme per Sergio Solli: “Eduardo ti stimava molto, ti porti via le voci di tutti”

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Tra i tanti messaggi e ricordi all’indirizzo di Sergio Solli, l’attore napoletano scomparso oggi all’età di 75 anni, particolarmente toccante è quello di Vincenzo Salemme. 

L’attore, che con Solli aveva soltanto 9 anni di differenza, aveva un forte legame. I due avevano condiviso insieme gli anni, in compagnia con Eduardo De Filippo, negli anni ’70 quando quest’ultimo era all’apice del successo.

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Morto Sergio Solli, il toccante ricordo di Vincenzo Salemme

Salemme ha voluto ricordare l’amico e collega scomparso attraverso un lungo e toccante messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook. Un lungo messaggio in cui ha voluto ricordare il loro primo incontro, i successi, condivisi insieme e non, i sacrifici e il duro lavoro che hanno dovuto affrontare per arrivare dove sono arrivati oggi.

Di seguito, il messaggio integrale:

“Ti ho conosciuto quando avevo appena compiuto 18 anni, tu ne avevi 27. Con la tua giacca di velluto blu e una vivacità straripante portavi in dote la leggenda Eduardiana giunta al suo apice mondiale negli anni 70. Eduardo ti aveva affidato il ruolo del giovane violinista un paio di anni prima in una commedia molto particolare, “Il Monumento”. Avevi avuto molto successo. Eduardo ti stimava molto, tu lo amavi tantissimo. E grazie a te ho avuto il privilegio di lavorare anch’io con quel gigante. Ti ho voluto bene per la passione con cui hai lavorato sempre, per l’amore che hai saputo regalare agli amici e alle amiche. Per tutte e tutti noi eri Sergio. Sergio che, instancabile, organizzava le comitive, i sabati a piazza Amedeo. Te ne sei andato via in silenzio, forse stanco o forse un po’ deluso dalla vita, dalla quale, forse, ti aspettavi di più. Te ne vai e ti porti via per sempre tutte le voci, le parole e le emozioni che hanno segnato il mio incontro con il teatro che sognavo. Ti porti via un milione di cappuccini bevuti quando il resto del mondo si siede per pranzo, un milione di partite a carte in camerini fumosi o in camere d’albergo, un milione di risate che ci facevi fare con i tuoi racconti. Ti porti via per sempre le voci di Linda Moretti, di Mario Scarpetta, di Luca De Filippo. Mi lasci ancora, però, l’odore, il sapore e le lacrime dei ricordi. Sono così vivi in me che posso ancora vederli. Addirittura riesco ancora a sentirne il tatto. Addio, carissimo Sergio”.

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