Si annuncia aggressiva l’ondata influenzale dell’inverno 2019-20. Il primo caso italiano di influenza grave della stagione risale già al 27 settembre ed è stato registrato all’ospedale di Udine. A richiamare l’attenzione degli infettivologi, insieme alla precocità, anche le caratteristiche del paziente: una persona di 50 anni perfettamente sana e senza alcun tipo di comorbidità, che non rientra quindi tra le categorie a rischio. A causa delle complicanze batteriche e fungine il paziente, che oggi è in via di guarigione, è stato intubato e ha dovuto affrontare una degenza che si è protratta per oltre 20 giorni. Ne dà notizia, in una nota, la Società italiana di terapia antinfettiva (Sita), che ribadisce l’importanza della vaccinazione antinfluenzale.
Per l’esperto, “questo caso suggerisce che la forma influenzale di quest’anno, anche se non dovesse avere numeri straordinari come quelli dell’inverno 2017-18, può colpire anche le persone sane e rafforza il messaggio che la vaccinazione antinfluenzale deve essere universale perché non esiste categoria di soggetti risparmiata dalle potenziali complicanze dell’influenza”.
AdnKronos