In un periodo in cui, numeri alla mano relativi in particolare al primo semestre dell’anno, la fiducia delle famiglie verso il mercato immobiliare è aumentata notevolmente, chi ha una casa di proprietà può trovare un’opportunità interessante nell’eseguire interventi che possono incrementare il suo valore.
Tra i principali, rientra l’isolamento termoacustico. Ottenere un risultato di qualità da questo punto di vista vuol dire considerare diversi aspetti.
Un isolamento efficace della casa passa anche dalla qualità degli infissi, che possono ridurre notevolmente la dispersione termica senza necessariamente ricorrere a interventi strutturali come il cappotto termico.
Per ottenere un buon isolamento, è essenziale che gli infissi siano realizzati con materiali resistenti (quelli in PVC e alluminio, di cui il sito Infissidema.it mostra vari modelli, sono tra le soluzioni più interessanti) e abbiano vetri a doppia o tripla camera, capaci di trattenere il calore interno durante l’inverno e bloccare il caldo in estate.
Quali sono gli altri metodi da considerare per concretizzare l’isolamento dell’immobile senza la necessità di eseguire il cappotto, opzione impegnativa soprattutto quando si parla di edifici condominiali? Seguici per scoprire la risposta!
Isolamento dell’immobile senza cappotto: le alternative principali
Ecco l’elenco, con peculiarità e vantaggi, delle principali alternative da valutare quando si punta a isolare un immobile senza ricorrere al cappotto.
Intonaco termico
Una delle principali alternative disponibili quando si parla di alternative al cappotto per l’isolamento di un immobile è l’intonaco termico. Tra i suoi vantaggi rientra la possibilità di applicazione sia sulla facciata esterna della casa, sia sulle pareti interne.
Entrando nel vivo delle sue peculiarità, ricordiamo che si tratta di un composto a base di malta, materiale che viene aggiunto al preparato inizialmente predisposto per il processo di isolamento.
La composizione specifica viene messa a punto tenendo conto dell’area di applicazione dell’intonaco. In caso di contesti indoor, tra le opzioni più utilizzate c’è il mix tra argilla, sughero e calce idraulica.
Nei casi in cui, invece, si lavora sull’esterno, tra le opzioni predilette più spesso figura il vetro espanso. Questo materiale si ottiene fondendo il vetro, sottoponendolo a processo di estrusione, macinandolo ed espandendolo, nello step finale, con l’utilizzo del carbonio.
Rasanti termici
Trovare strade alternative al classico cappotto per l’isolamento degli immobili è impellente soprattutto quando si ha a che fare con immobili di metratura non generosa.
Il rischio, in questo caso, è quello di ridurla ulteriormente. Per scongiurarlo, si possono chiamare in causa diverse opzioni e una delle più valide è il cosiddetto rasante termico.
Di cosa si tratta? Di un prodotto che, grazie alle sue proprietà isolanti, è capace di ridurre notevolmente la probabilità di formazione della condensa.
Come è composto? Una delle miscele più utilizzate, in quanto estremamente performante, è composta dai seguenti ingredienti:
- Calce NHL e idratata
- Perlite espansa e rivestita
- Vetro cellulare
- Resine e materiali inerti
Può essere applicato tranquillamente sui muri interni e, come già detto, non compromette in alcun modo la metratura e il comfort dell’abitazione.
Pannelli di spessore contenuto
Un’altra alternativa al cappotto che sempre più persone prendono in considerazione è il ricorso a pannelli di spessore contenuto realizzati in materiali di origine tessile o in aerogel. Tra gli aspetti positivi che li contraddistinguono è possibile menzionare le proprietà ignifughe, la resistenza e l’adattamento ottimale anche a superfici non perfettamente complanari.
Insufflaggi
Le intercapedini dietro i muri si possono sfruttare questi spazi ricorrendo all’insufflaggio di materiali come la lana di vetro e la cellulosa.
Questa opzione è particolarmente apprezzata nei casi in cui è presente un sottotetto, spazio agibile, non abitabile, recuperabile, in alcuni casi, solo a fronte di step burocratici comunque lunghi. Isolandolo termicamente si riesce, pur non utilizzandolo concretamente, a renderlo uno spazio utile al comfort dell’abitazione (e al suo valore economico).