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La Champions League “oro di Napoli”, ricavi super per cambiare mentalità e puntare anche all’Europa

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Sarà la seconda edizione con il format del girone unico da 36 squadre, la prima volta del Napoli nella «nuova» Super Champions. La coppa dalle grandi orecchie che resta il sogno nel cassetto di De Laurentiis.

Il trofeo più ambito del calcio europeo che porterà in dote soldi (tanti) e prestigio (altrettanto). Anche quest’anno le partecipanti sono divise in quattro fasce da nove squadre ognuna: ogni club affronterà 8 avversari, due provenienti da ogni ”raggruppamento”.

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Le fasce sono determinate in base alla posizione nel ranking Uefa. Il Napoli sarà inserito in terza fascia ma, al contrario di quanto avvenuto in passato, questo non impedirà di affrontare le squadre di pari ”livello”: gli azzurri infatti giocheranno contro due tra Ajax, Olympiakos, Slavia Praga, Sporting Lisbona e forse Tottenham (dipende dal Feyenoord, nel caso in cui abbia il pass tramite i preliminari), oltre alle compagini che accederanno alla massima competizione europea attraverso il percorso dei playoff.

La Champions League “oro di Napoli”, ricavi super per cambiare mentalità e puntare anche all’Europa”

La Champions, come detto, porta in dote una valanga di denaro con un montepremi complessivo di quasi 2,5 miliardi di euro. Ogni club qualificato per la fase a gironi riceve 18,62 milioni con premi di 2,1 milioni per ogni vittoria e 700mila euro per ogni pari. Nel nuovo format, poi, ci sono bonus per la posizione in classifica (le prime 8 ricevono 2 milioni extra, dalla 9° alla 16° 1 milione).

Dalla fase a eliminazione diretta in poi le cifre diventano iperboliche: 11 milioni per gli ottavi; 12,5 per i quarti; 15 per la semifinale e 18,5 per la finale a cui se ne aggiungono 6,5 per chi alza il trofeo.

Quest’anno, per intenderci, l’Inter ha già incassato 86 milioni (escluso gli il botteghino naturalmente). In caso di successo la somma è presto fatta.

Gli incassi per la vittoria dello Scudetto

A ogni inizio stagione la Lega Serie A mette in palio una cifra totale che viene divisa tra tutte le squadre che partecipano al massimo campionato italiano. Il 50% del montepremi è ripartito in parti uguali tra i 20 club, il 28% è attribuito in base ai risultati sportivi (con voci come piazzamento in classifica, punti conquistati, posizioni negli ultimi 5 campionati e risultato storici che possono fare ancora la differenza all’interno di questo ambito), il 22% in base al radicamento sociale (conteggiato facendo riferimento ai minuti concessi ai giovani impegnati nel corso della stagione, al numero di spettatori allo stadio e all’audience in tv).

Definite queste percentuali, la stima che si può fare fa sì che alla squadra campione d’Italia vada un premio di 19 milioni di euro (18,7 per la precisione). È questo il primo guadagno per il Napoli se vince lo scudetto ma c’è dell’altro che ha un grande valore perché porta con sé, oltre a una somma di partenza elargita dalla Uefa, anche l’opportunità di ampliare il portafoglio di sponsor visto il pregio del palcoscenico della Champions. Ciascuno dei 36 club qualificati per la fase a girone unico, tra cui il Napoli, riceverà almeno 43,55 milioni di euro (parametro tarato in base alla scorsa edizione).

Non solo il campionato, grossi ricavi anche da un’altra competizione

Come si arriva a questa cifra? Sommando ai 18,62 milioni di bonus per la partecipazione, un premio minimo per i risultati di 275mila euro, i 15,7 milioni derivanti dal cosiddetto “pilastro value” (che accorpa market pool e ranking storico-decennale), circa 9 milioni dalla quota non europea dello stesso meccanismo. Questo solo in partenza perché i proventi derivanti dalla Coppa continentale aumentano in proporzione ai risultati: bonus vittorie e pareggi, posizionamento nella classifica generale del torneo europeo, qualificazione alla fase a eliminazione diretta e superamento dei turni successivi fino all’accesso in finale e a una eventuale conquista della Champions).

Non è finita, c’è ancora un piccola porzione di torta che non va dimenticata e che pure porta soldi in cassa, si tratta della Supercoppa italiana che garantisce alle semifinaliste 1,6 milioni di euro (che possono aumentare se la squadra fa in finale – 5 milioni – e magari vince anche il trofeo – 8 milioni).

In totale, quindi, il Napoli sa già che grazie (anche) alla vittoria dello scudetto guadagnerebbe circa 64 milioni di euro complessivi dati dalla somma delle voci sopra menzionate, senza considerare altre correlate e al momento non quantificabili (come accordi commerciali, incremento del marketing nel prossimo futuro). Si tratta di ricavi minimi perché vanno considerati anche quelli che scaturiscono dalla partecipazione alle Coppe e all’influsso positivo su valorizzazione e monetizzazione del brand.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.