La Lega ha ufficializzato la candidatura di Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista “Giogiò” Cutolo, alle prossime elezioni regionali in Campania. La sua figura, da sempre divisiva, diventa ora punto centrale del progetto politico presentato da Matteo Salvini al Senato.
Daniela Di Maggio ha affidato le sue prime parole all’Adnkronos, spiegando l’origine del suo impegno e la vicinanza del partito:
“Matteo Salvini ha detto che Napoli e la Campania hanno bisogno di una persona come me, che di fronte a un lutto così forte, invece di cadere in depressione, fa cose molto utili per la comunità intera.”
La mamma di Giogiò ha poi raccontato il momento in cui è iniziato il dialogo con la Lega:
“Dopo la morte di mio figlio, Salvini mi chiese come potesse aiutarmi. Gli dissi: aiutami a cambiare la legge sui minori. Se l’omicida di mio figlio, pluripregiudicato, non fosse stato a piede libero, non avrebbe ucciso Giogiò.”
Da quella richiesta è nato un percorso politico e legislativo sfociato nella “Legge Giogiò”, che include tre punti fondamentali:
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Oscuramento dei profili social dei condannati per reati gravi,
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Introduzione del reato di istigazione a delinquere in danno di minori o con metodo mafioso, anche attraverso opere artistiche,
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Istituzione di un Garante per le famiglie delle vittime di reati e della criminalità organizzata.
“Così è nata la ‘legge Giogiò’”, ha spiegato Di Maggio, sottolineando l’importanza di avere strumenti concreti per fermare fenomeni come le “stese”, le intimidazioni criminali, e la narrazione distorta della criminalità come forma di ribellione o successo.
