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giovedì, Aprile 25, 2024
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Scambio di latitanti tra Italia e Spagna, viaggio in manette per i narcos internazionali

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Dieci tredici i latitanti arrestati sono stati scambiati tra Italia e Spagna, dodici dei quali rintracciati nella penisola iberica e uno nel nostro Paese. Operazione condotta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi. Riscontrata ancora una volta la stretta collaborazione operativa tra le polizie dei vari Paesi per un Europa più sicura.

Dunque con un volo partito ieri dall’aeroporto spagnolo di Madrid, diretto a Milano-Malpensa, il personale delle quattro forze di polizia in forza allo SCIP (Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria) ha preso in consegna e scortato dodici persone.

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GLI EX LATITANTI IN FUGA DALL’ITALIA

Gli ex latitanti, quattro dei quali cittadini italiani, sono stati arrestati in Spagna dove si erano rifugiati nel tentativo di sfuggire ai mandati d’arresto europei. Provvedimenti emessi da dodici Procure di Catania, Como, Ferrara, Firenze, L’Aquila, Milano, Modena, Napoli, Torino, Roma, Sassari e Vibo Valentia. Avevano tutti con profili criminali di notevole pericolosità che riguardano soprattutto il traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Alcuni accusati anche di reati contro il patrimonio e il favoreggiamento dell’immigrazione illegale.

I NOMI DEI LATITANTI ARRESTATI

Amet Tine, 25 anni, senegalese, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania. Accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, sulla base di indagini svolte dalla locale Squadra Mobile.

Il 76enne Marcellino Ramos Aristin, 76enne spagnolo. Deve scontare circa 13 anni e mezzo di carcere inflitti dal Tribunale di Vibo Valentia, per traffico internazionale di stupefacenti. Ramos indagato, infatti,  nell’ambito dell’operazione antidroga Decollo Bis, grazie alla quale è stata disarticolata un’organizzazione composta da esponenti della ‘ndrangheta e trafficanti australiani, colombiani e spagnoli. Tutti importavano centinaia di chili di cocaina su container che sbarcavano nei porti di Gioia Tauro e Salerno.

Fernando Joaquin Rondon Chacon, 29enne colombiano. Colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, per traffico di stupefacenti, a seguito di indagini della locale Squadra Mobile.

Daniel Claudiu Mihalache, 36enne  rumeno. Deve scontare circa 8 anni di carcere inflitti dalla Corte d’Appello di Torino, per associazione criminale con aggravante del metodo mafioso finalizzata al compimento di plurimi reati contro il patrimonio. Unitamente a suoi connazionali ritenuti responsabili di furti aggravati in concorso, in negozi e gioiellerie di Torino e provincia. Infatti erano tutti reati commessi con le spaccate di saracinesche e vetrine. Le indagini sono state condotte dai locali reparti investigativi dell’Arma dei Carabinieri.

IL CARTELLO DI KOMPANIA BELLO

Sokol Memetaj, 37enne albanese. Destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Firenze, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Uomo già noto alle cronache per essere stato condannato nel 2013 a sei anni di reclusione per fatti analoghi dal Tribunale di Pordenone, dove indagava locale Arma dei Carabinieri.

E’ stato oggetto di investigazioni antidroga nell’ambito di una maxi operazione della Squadra Mobile di Firenze e dello S.C.O. denominata Los Blancos condotta nel settembre del 2020. Allora smantellato un “cartello” della droga composto da una trentina di albanesi, denominato Kompania Bello dedito all’importazione dal Sudamerica di enormi partite di cocaina. Finanziate da importanti gruppi di narcotrafficanti operanti in tutta Europa.

SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE

Gheorghe Marian Calin, 31 anni, rumeno, deve scontare oltre 4 anni di carcere a seguito di un ordine di esecuzione della pena emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, per istigazione e favoreggiamento della prostituzione. A seguito di indagini condotte dalla locale Squadra Mobile della Polizia di Stato che hanno consentito di sgominare due bande criminali dediti allo sfruttamento della prostituzione, con un giro d’affari illeciti di oltre 180mila euro al mese.

Atik Eddaoui, 40enne marocchino. Dstinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Como. Contestata l’appartenenza ad un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico. Indagini condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Gaggiolo, infatti, era riuscita a sgominare una banda di marocchini dedita al traffico di sostanze stupefacenti in tutta la provincia comasca.

FURTO E RICETTAZIONE

Tatiana Maria Beltran Prieto, 41enne colombiana. Deve scontare circa 10 anni di carcere inflitti dal Tribunale di Milano per furto aggravato plurimo e ricettazione. Dunque fatti accertati a seguito di una serie di attività investigative condotte sul territorio nazionale dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia di Stato.

IL NARCOS DELLA BANDA

Mauricio Abelardo Rubio Azuero, 46enne colombiano. Deve scontare circa 14 anni di carcere inflitti dal Tribunale de L’Aquila per la partecipazione ad un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti e all’utilizzo di carte di credito falsificate. Il colombiano sfuggì dalle maglie del R.O.S. dei Carabinieri di Teramo nell’ambito della vasta operazione antidroga denominata “Barrik, condotta otto anni fa. Portò ad una sessantina di arresti in tutta Italia e alla disarticolazione di una agguerrita banda di narcotrafficanti, infatti, ai cui vertici si trovava proprio Rubio Azuero.

Azeddine Tousna, 38enne marocchino. Deve scontare circa 4 anni di carcere comminati dal Tribunale di Torino per traffico internazionale di stupefacenti, quale membro di un’organizzazione dedita al narcotraffico sgominata dalla locale Squadra Mobile della Polizia di Stato.

BANCAROTTA ED ESTORSIONE

Gianfranco Inzaina, 68enne italiano. Deve scontare 4 anni di carcere inflitti dalla Sezione Distaccata della Corte d’Appello di Sassari per bancarotta fraudolenta. I fatti, quindi,  risalgono a circa dieci anni fa e contestati dal locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza.

Alessio Giacomo Ricciardi, 61enne italiano. Deve scontare oltre 8 anni di carcere inflitti dal Tribunale di Ferrara per estorsione. Indagini condotte dalla locale Squadra Mobile della Polizia di Stato.

DALL’ITALIA ALLA SPAGNA

Percorso inverso dall’Italia alla Spagna ha fatto Veronica Garcia Goffin, 36enne spagnola trasferita sempre in data odierna con un volo Roma-Madrid. La donna dovrà scontare nel paese d’origine una condanna a 3 anni di carcere per traffico internazionale di stupefacenti comminata nel 2019 dal Tribunale di Civitavecchia.

Donna arrestata nel novembre del 2018 dai militari della Guardia di Finanza in servizio all’Aeroporto di Fiumicino mentre era in transito per Bruxelles, provenendo da Santiago del Cile con un volo intercontinentale. Dopo la segnalazione di un cane antidroga delle Fiamme Gialle, rinvenuti nel suo bagagliaio, all’interno di un doppio fondo, quasi due chili di cocaina purissima.

LA COLLABORAZIONE INTERFORZE

L’operazione di oggi sottolinea ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra gli uffici investigativi territoriali e lo SCIP, organismo interforze che funge da unico punto di contatto italiano per la cooperazione internazionale di Polizia. Operazione garantisce un costante interscambio info-operativo globale e può contare su una rete di Esperti per la Sicurezza dislocata in oltre sessanta Paesi del mondo.

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