L’ultimo weekend calcistico sarà ricordato per la violenta lite in diretta tv che ha visto per protagonisti l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri e l’opinionista Sky Daniele Adani. Proprio l’ex difensore dell’Inter è tornato sull’argomento nel consueto spazio su Radio Deejay.
“Con l’allenatore della Juve l’argomento non poteva essere soltanto il pareggio con l’Inter per 1-1, ma doveva essere un argomento un po’ più profondo da trattare, come la partita con l’Ajax e il cammino in Champions – ha detto Adani – Se uno parte in un modo e parlando da solo finisce quasi a blaterare, la colpa non è di nessuno ma devi saper avere un argomento e un contraddittorio adeguato, poi puoi spostarlo dove meglio credi. Quando esci da una doppia partita come con l’Ajax e gli argomenti sono che nella gara d’andata dovevi far ammonire i centrali e prendere il rigore, poi dire al ritorno che le grandi partite le vincono i grandi giocatori quando l’Ajax ha un decimo della tua forza, non mi sembrano tanto argomenti per giustificare il tuo cammino…”
Incalza Adani
“Non è detto che un analista come me debba fare per forza l’allenatore perché io ho scelto un altro percorso – riporta il sito SportMediaset – un allenatore invece deve essere un grande analista. E alla Juventus non è chiesto di vincere il campionato, non prende Ronaldo per battere il Chievo, ma per imporsi in Europa. Allegri è stato molto maleducato ma ci mancherebbe che non lo salutassi. Sicuramente è stato scortese, maleducato e anche arrogante. Ma soprattutto dicendo che non posso parlare perché non ho vinto scudetti manca di rispetto a tutti quanti, anche a chi paga gli abbonamenti e tifa. Puoi ovviamente avere opinioni diverse, ma finire la conversazione togliendosi il microfono… È la seconda volta con me. Io non ho interesse ad argomentare per Allegri, io lo faccio per la gente, e lui finisce togliendosi il microfono”.