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domenica, Aprile 28, 2024
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Lupara bianca a Frattamaggiore, la Cassazione ‘salva’ il ras Crispino: non fu camorra

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Lupara bianca alle porte di Napoli Nord, il presunto killer, Bernardino Crispino, dopo aver evitato l’ergastolo incassa un altro importante risultato che alleggerisce la sua posizione processuale. La Corte di Cassazione infatti ha annullato senza rinvio l’occultamento contestato a Crispino mentre ha annullato con rinvio relativamente alla recidiva e soprattutto all’accusa dell’associazione camorristica. Per questi due capi di imputazione dunque la ‘palla’ passa ad un’altra Corte d’Appello.

Decisive le argomentazioni sollevate dal legale di Crispino, l’avvocato Leopoldo Perone che giá aveva evitato per il suo assistito l’ergastolo con la condanna a vent’anni di reclusione con l’esclusione di tutte le aggravanti per la ‘sparizione’ del ras Vincenzo Pellino. Era agosto 2020 quando i carabinieri del nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, a Frattamaggiore, avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dell’uomo, 34 anni, ritenuto dagli investigatori contiguo al clan Pezzella, attivo a Cardito e dintorni. Crispino rispondeva di omicidio volontario in concorso, occultamento di cadavere, porto e detenzione illegale di arma da fuoco, reati aggravati dalle modalità mafiose e finalizzati ad accrescere il prestigio del sodalizio.

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L’omicidio Pellino: svolta nelle indagini per la lupara bianca

L’indagine, coordinata dalla Dda, è nata ad inizio 2020, poco prima del lockdown, quando la moglie di Vincenzo Pellino, 44enne, affiliato ai Pezzella, denunciò ai militari dell’Arma la sua scomparsa. Pellino, per gli investigatori, fu ucciso da Crispino, con un complice non identificato. Il suo cadavere ad oggi non è stato sinora trovato. Il 13 febbraio la vittima aveva incontrato l’arrestato nei pressi di un esercizio commerciale di Frattamaggiore e i due si erano poi allontanati a bordo dell’auto di Crispino. Da quel momento nessuno ha più visto Pellino. Il movente dell’omicidio è un’epurazione interna alla cosca dei Pezzella.

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