Ancora softair …?
A chi li osservi dall’esterno, verrebbe da chiedersi come possano non annoiarsi questi ragazzi (di tutte le età: minorenni, giovani, adulti), che ogni domenica mattina, e a volte anche più spesso, indossano la mimetica, calzano gli anfibi, preparano uno zaino tattico, che può pesare anche qualche decina di kg, lucidano e controllano i loro fucili a molla, le pistole a CO2 o a green gas e verificano la quantità di munizioni a disposizione; tutto questo per partire e gareggiare con amici e conoscenti al più veloce e a quello con la mira più precisa.
I paesaggi montani
Delle volte, però, basta dare un’occhiata alle location che i softgunner utilizzano per le loro uscite, per i loro allenamenti e per le loro gare, per rendersi conto che, spesso, i luoghi da soli valgono le ore di macchina per raggiungerli o il freddo sofferto attendendo il momento dell’inizio della gara.
Non capita di rado, infatti, di partecipare a gare organizzate in zone collinari o montane, dove paesaggi mozzafiato si uniscono a percorsi estremamente tecnici: terreni scivolosi, pendenze con percentuali a due cifre, rovi da cui districarsi, acquitrini da guadare, … L’atmosfera è poi resa ancora più affascinante dalla nebbia che avvolge il terreno di gioco o, durante le Mil Sim da 36 ore, dall’alba che spunta all’improvviso, dopo una notte al freddo e al buio, con un orecchio attento ai minimi rumori per individuare eventuali presenze “nemiche”.
Il recupero delle aree abbandonate o dismesse
Altre volte, le stesse associazioni che organizzano le gare e che per tutto l’anno raccolgono le iscrizioni e le partecipazioni degli appassionati softgunner del paese, si danno da fare per recuperare delle zone altrimenti destinante all’abbandono.
Questo è successo in particolare in Liguria, dove l’associazione di softair locale sta collaborando attivamente da anni con le autorità locali per il mantenimento di fortini risalenti alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale.
In cambio dei weekend passati con decespugliatore, cazzuola e malta, i ragazzi hanno ottenuto l’accesso esclusivo a questi monumenti storici. E questo consente loro di organizzare delle competizioni a livello nazionale, che, per la location suggestiva e “a tema”, suscitano l’invidia dei partecipanti in provenienza da altre regioni d’Italia.
Ma il primato per l’estensione maggiore del terreno di rental softair a disposizione spetta a Stalag 17, un’area posta i provincia di Vercelli, all’incrocio tra la Lombardia e il Piemonte, che registra numeri da record. Si parla di ben 400.000 metri quadri di area urbana e 300.000 metri quadri di area territorio boschivo.
Qui le competizioni e gli allenamenti di softair si svolgono alternando villaggi rurali, con edifici agricoli, civili ed ecclesiastici (due piani, oltre 100 stanze, cui si aggiungono corridoi, porte, finestre, passaggi), a paesaggi boschivi e pianeggianti (con corsi d’acqua guadabili, ponti, passerelle).
Le molte occasioni “al chiuso”
In alternativa, per i meno temerari, per coloro che non vogliano prendere troppo freddo, ma anche per tutti coloro che non rinuncino all’allenamento nemmeno quando fuori diluvia, vi sono un sacco di soluzioni indoor.
Gli spazi a disposizione vanno da poche decine di metri quadri, riservati al solo “tiro a segno” e al test delle armi, magari delle ultime novità di pistole e fucili a molla, a diverse centinaia di metri quadri.
In più di un’occasione, lungo lo stivale, è possibile trovare delle vere e proprie cittadelle, organizzate su spazi di 2 – 3.000 metri quadri, in cui vengono ricostruiti gli scenari delle rovine di una città fantasma del Medio Oriente, dove si annidano dei terroristi (spesso impersonati dal personale del centro stesso) da eliminare.
In queste aree al coperto, vengono anche organizzate feste di compleanno, addii al celibato o al nubilato e eventi di team building per gruppi aziendali.
Non mancano luoghi estremamente tecnologici, dove alle classiche ASG, si uniscono le esperienze multimediali, per vivere l’esperienza di un video giochi combat, ma dal di dentro, questa volta.
Insomma, chi abbraccia il softair di certo non ha occasione di annoiarsi.


