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domenica, Maggio 12, 2024
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Madonna delle Galline 2024 a Pagani, 5 giorni di festa tra sacro e profano

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Da venerdì 5 a martedì 9 aprile 2024 ci saranno cinque giorni di festeggiamenti a Pagani per la grande Festa della Madonna delle Galline. La chiusura della festa è affidata martedì 9 aprile al concerto di Enzo Avitabile in Napoli World, con un concerto che si terrà all’Arena Pignataro e sarà ad ingresso libero. Il momento apice dei festeggiamenti sarà la suggestiva processione della Domenica in Albis, quando la statua della Madonna delle Galline percorrerà per l’intera giornata le strade cittadine.

La festa della Madonna delle Galline a Pagani
Una grande festa tra sacro e profano che si svolge ogni anno la domenica dopo Pasqua e che segue la tradizione che rimanda l’origine della festa addirittura al XVII secolo quando, secondo la tradizione alcune galline che razzolavano in libertà “trovarono” una tavola di legno dipinta che raffigurava l’immagine della Madonna del Carmine. Un evento che fu giudicato miracoloso al tal punto che nella zona fu costruita una chiesetta per conservare l’immagine e venerare la Madonna omaggiandola, nel tempo con una grande festa.

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La chiesa è stata ampliata negli anni ed oggi è la Chiesa di Maria Santissima del Carmelo che custodisce oggi diverse opere d’arte tra cui 12 tele, raffiguranti le storie della Sacra Famiglia e che risalgono al XVIII secolo. La festa è da tempo organizzata dall’Arciconfraternita della Madonna delle Galline e dai Padri Carmelitani e si svolge da anni nella settimana successiva alla Pasqua e vede il suo momento culminante nella processione della prima domenica dopo la resurrezione.

La festa della Madonna delle Galline tra Toselli, buon cibo e tammurriate
Una grande festa, che quest’anno si svolge da venerdì 5 a martedì 9 aprile 2024 e che prevede cinque giorni di festeggiamenti dalla tradizionale apertura del Santuario al concerto finale di chiusura che quest’anno sarà con Enzo Avitabile.

Anche quest’anno previste tantissime tammurriata che accompagneranno la popolazione per tutta la festa e poi lungo l’itinerario della processione i fedeli creeranno i toselli, cioè delle edicole votive impreziosite da coperte di raso, merletti e stampi in terracotta e, in alcuni casi con la statua della Vergine e dei piccoli pollai, a cui si aggiungono talvolta mostre e banchetti. Quest’anno ci saranno almeno 32 toselli che accoglieranno pellegrini e visitatori in giro per il centro storico cittadino, con piatti tipici e ritmi della tradizione. Non mancherà il tosello istituzionale devozionale che sarà allestito in villa Comunale.

La storia della Madonna delle Galline: perché si chiama così
La tradizione popolare legata a questa ricorrenza racconta che, in una chiesa di Tramonti, in Costiera Amalfitana, era custodita una tavola in legno raffigurante la Madonna del Carmine. Una notte, la Madonna apparve in sogno al sagrestano, chiedendogli di riferire al parroco di riparare la chiesa, malmessa, altrimenti ci sarebbero state gravi conseguenze. Il parroco, informato dal sagrestano del sogno, prese però la cosa alla leggera: sulla chiesa si abbatté allora un violento temporale, le cui acque trascinarono l’effige della Madonna a valle, facendone perdere le tracce.

Fu soltanto nel Cinquecento che la tavola lignea raffigurante la Madonna del Carmine riapparve: a “trovarla” furono proprio alcune galline, che permisero la sua riscoperta mentre ruzzolavano in un pollaio a Pagani. Fu soltanto circa un secolo più tardi, precisamente nel 1609, che il culto della Madonna delle Galline – nel frattempo appellata anche in questo modo – cominciò a diffondersi: uno storpio, che si era addormentato davanti alla chiesa di San Felice, dove era custodita la tavola lignea, vide la Madonna in sogno, che gli disse di buttare via le stampelle, perché ormai era capace di nuovo di camminare. Risvegliatosi, l’uomo riuscì effettivamente a muoversi di nuovo sulle sue gambe. Secondo tradizione, questo è considerato il primo miracolo della Madonna delle Galline: tra il 1609 e il 1610, altri sette miracoli furono compiuti dalla Madonna delle Galline, dando il via al culto e alla devozione da parte dei fedeli.

Si decise, allora, di costruire una chiesa più grande, che potesse ospitare il numero crescente di fedeli devoti: nel 1615 fu eretto così, a Pagani, il Santuario della Madonna delle Galline, fulcro delle celebrazioni. La festa vera e propria risale però la 1786, quando l’allora vescovo della Diocesi di Nocera, monsignor Benedetto Maria dei Monti Sanfelice, decise di incoronare la Madonna delle Galline per onorarla della sua protezione alla popolazione; la prima incoronazione avvenne l’anno seguente, nel 1787.

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