Gli inizi professionali di Maria Rosaria Boccia sono stati nei negozi di abbigliamento di famiglia a Pompei e in altri comuni del napoletano. Poi nel 2011 la donna ha deciso di mettersi in proprio e diventare imprenditrice prima fondando a Scafati la Boccia Fashion sas di cui Boccia era socio accomandatario. Come riporta Open nel 2012 aveva aperto una impresa individuale a Pompei. La prima aveva come oggetto sociale “commercio al dettaglio di confezioni per adulti”, la seconda “commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento”.
Entrambe le società non sono durate molto, la prima per il decesso improvviso del socio accomandante, e oggi risultano cancellate dal registro delle imprese. È durato un po’ di più il punto vendita di abbigliamento nel comune di Scafati, che in loco ha lanciato la Boccia come stilista.
Il grande salto di Boccia
Il grande salto di Boccia però è arrivato nel 2016, quando la stilista campana è stata improvvisamente selezionata per vestire le musiciste donne dell’orchestra vaticana che animava il tradizionale concerto di Natale condotto da Gerry Scotti su Mediaset. L’esordio deve avere convinto, perché la donna è stata confermata in quel ruolo ogni anno fino al 2021. Infatti in quei cinque anni ha sempre postato sue fotografie e video fin dalle prove nell’auditorium della Conciliazione a Roma. Maria Rosaria ha trovato a Roma altri agganci che l’hanno portata più volte alla Camera dei deputati.
Caso Boccia-Sangiuliano, il ministro in lacrime in tv: “Avevamo una relazione”
Gennaro Sangiuliano si è presentato in tv davanti agli italiani per chiedere scusa e per annunciare la sua intenzione di andare avanti a guidare il ministero della Cultura. “Sono disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede”, ma “l’ho rassicurata anche con prove documentali che è tutta una vicenda di gossip”, e la premier “mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene, in punto di verità. Mi ha detto: sii sempre sincero e dì sempre la verità”. Anche perché, ribadisce, “non sono ricattabile”.
Sangiuliano al Tg1
Il ministro, emozionato, va in tv, al Tg1, per un’intervista esclusiva di circa 20 minuti in onda in coda all’edizione delle 20, e si scusa con le persone a lui care e coinvolte nella vicenda: la premier e il governo tutto,” per l’imbarazzo”, i suoi collaboratori ma soprattutto la moglie, “una persona eccezionale”. Poi conferma ancora una volta la sua versione dei fatti: nessuna divulgazione dei documenti riservati del G7 Cultura e nessun euro pubblico è stato speso per pagare le trasferte con Maria Rosaria Boccia.
“Avevamo una relazione”
“Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l’incarico” dice a proposito della mancata nomina dell’imprenditrice e influencer al ruolo di consigliera per i Grandi Eventi. Per lei, aggiunge, “non ho mai speso soldi pubblici, ho pagato tutto io”. E dunque, “non sono ricattabile” ripete mostrando al direttore del tg, Gian Marco Chiocci, i suoi dati bancari e i biglietti del treno per Milano e dell’aereo per Taormina, presi insieme a Boccia. “Sono stati pagati da me – precisa -, con la carta credito che fa riferimento al mio conto personale”.