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giovedì, Maggio 2, 2024
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Spara contro un agente, arrestato il cognato del reggente dei Mazzarella

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Spara contro un agente, arrestato il cognato del reggente dei Mazzarella.  Lunedì pomeriggio gli uomini della Polizia di Stato eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Massimo Bruno. Il 42enne è ritenuto gravemente indiziato dei delitti di tentato omicidio aggravato, tentata rapina pluriaggravata, resistenza aggravata, porto abusivo di arma da fuoco ed evasione.

La notte del lo scorso 22 agosto in questa via Peppino De Filippo l’uomo armato, a bordo di uno scooter Peugeot Tweet, ha tentato di perpetrare una rapina ai danni di un giovane passante, evento non verificatosi grazie al tempestivo intervento di un poliziotto libero dal servizio. Il malintenzionato, sempre alla guida del proprio motorino, si è dato immediatamente alla fuga.

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INSEGUIMENTO NELLE STRADE DI NAPOLI

Nel corso del successivo inseguimento, giunto in questa via Aquileia, il rapinatore è stato raggiunto dall’agente e, per guadagnare nuovamente vantaggio, avrebbe esploso all’indirizzo di quest’ultimo due colpi d’arma da fuoco, senza attingerlo, riuscendo in tal modo a dileguarsi definitivamente.

L’ attività investigativa consentiva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato Bruno, cognato del reggente del clan Mazzarella, peraltro riconosciuto, a seguito di individuazione fotografica, dalla vittima della tentata rapina. Lo scooter utilizzato in occasione dell’evento delittuoso, inoltre, è risultato essere di proprietà della moglie del reo ed è stato rinvenuto a poca distanza dalla loro abitazione, ove era stato occultato. L’uomo, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altro procedimento, è stato rintracciato presso il proprio domicilio.

 

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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