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Elezioni Marano, Bertini: “Deciso cosa faremo al ballottaggio”. Ipotesi rinuncia da consigliere

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Mauro Bertini aveva accarezzato l’idea di sfidare Albano. I 3966 voti di preferenza con il 16,51% dei consensi non sono però bastati. Palpabile la delusione dell’esponente della sinistra maranese. «Il dato dei votanti (51,80% con un cittadino su due che ha disertato le urne ndr.) è significativo del grande disamore dei maranesi verso la propria città – le parole di Bertini raccolte a caldo. Non so se c’era sfiducia verso i candidati anche perché, oltre a me, la sfiducia negli altri candidati è ancora peggiore perché sappiamo benissimo chi sono, sappiamo da dove vengono e dove vanno. Le spinte per provare a far rinascere Marano c’erano tutte. La città ha talmente preso degli schiaffoni, degli sganassoni che avrebbero ucciso un elefante ma alla fine ha deciso di prenderne degli altri. Il nostro compito era di offrire un’opportunità a quella parte di città che avesse voluto un riscatto ed una ripresa la possibilità di vederselo costruire». Ma al ballottaggio cosa faranno Potere al Popolo, l’Altra Marano e il candidato Bertini? «Sono voti in libertà – risponde Bertini – quindi ognuno penserà tranquillamente dov’è che possa andare a parare. Ho l’impressione netta che il ballottaggio sarà un ulteriore esempio di disaffezione con la gente che nuovamente non andrà a votare. Se la cantano e se la suonano sempre gli stessi personaggi in questa città. Sono quelli che al momento opportuno scendono, si organizzano e si fatto i c… loro. E gli altri? Stanno a guardare e bisogna rispettare anche chi vuole restare a guardare». In queste settimane, peraltro, Bertini valuterà l’opportunità di sedere in consiglio comunale o meno. Da quanto fatto intendere ufficiosamente, il decano della politica maranese sarebbe propenso questa volta a lasciare ad un altro della sua coalizione il suo scranno nel civico consesso a 24 e chiudere, di fatto, la sua lunghissima parentesi politica- istituzionale in città.

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