E’ morto Max Leitner, chiamato il re delle evasioni, probabilmente a causa di un malore nel suo appartamento a Merano. Il 66enne ha passato 27 passati da recluso, da tempo aveva seri problemi di salute, è stato trovato esamine per terra da un amico.
La storia di Leitner
La storia di Leitner sembra uscita da un romanzo. Tutto ebbe inizio con una serie di rapine negli anni Ottanta. Seguirono arresti, condanne ed evasioni, come per esempio, quando nell’agosto ’90 fu arrestato dalla polizia austriaca durante un assalto ad un furgone portavalori e successivamente evase dapprima dal carcere austriaco e poi da altre prigioni in Italia.
Catturato nel luglio 2003 a San Giorgio di Brunico in Alto Adige, riuscì una prima volta a fuggire dal carcere. Poi assaltò un furgone portavalori e venne di nuovo rinchiuso ma fuggì ancora. Giunto al confine di Prato alla Drava in Alta Val Pusteria, si consegnò alla polizia italiana affermando “le carcere austriache sono medioevali, meglio stare in un carcere italiano“.
Portato in una cella della struttura di Bolzano, Leitner evase ancora, calandosi dalla finestra sfruttando il classico metodo delle lenzuola annodate. Nel luglio del 2003 era venne individuato dopo le indagini per la rapina da 32mila euro messa a segno ad una banca di Molini di Tures (Valle Aurina). Leitner venne catturato nel corso di una vasta battuta (cento uomini delle forze dell’ordine con l’ausilio di elicotteri) dopo essersi nascosto all’intero di un campo di mais a pochi chilometri dall’abitato di Brunico. Segregato a Gleno, riuscì a fuggire, l’ennesima cattura in Marocco.

