Otto secoli di carcere. Una vera e propria mazzata per i Puccinelli-Petrone del rione Traiano, quelli che, per intenderci avevano fondato tra i palazzoni di via Tertulliano e dintorni una ‘Nuova Scampia’. Non ha voluto sentire ragioni il pubblico ministero della Dda, Giuseppe Cimmarotta che ha chiesto più di otto secoli di anni di carcere per 81 imputati, tutti coinvolti a vario titolo nei traffici e nella vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti che avveniva tra le palazzine.
Per i capiclan Giuseppe Lazzaro e Francesco Petrone ‘o nano (figliastro dello storico boss Salvatore Puccinelli detto Straccetta in carcere del 2011)sono stati chiesti venti anni di reclusione, mentre per Gennaro Cozzolino, Salvatore Petrone, Ciro e Francesco Puccinelli 18 anni. Un giro di affari milionario che ha provocato una spaccatura interna al clan con il tentativo di Salvatore Lazzaro di ritagliarsi una fetta importante di autonomia nella malavita dell’area occidentale. Dodici anni chiesti proprio per Lazzaro e per uno dei suoi luogotenenti Salvatore Basile. Diciotto anni invece per Ciro e Raffaele Ivone a capo di un altro gruppo dedito alla gestione degli affari interni alle piazze. Stessa richiesta per un altro componente della famiglia, Gaetano.