E’ morto giocando a calcetto a soli 13 anni il piccolo Lorenzo, accasciandosi al suolo sotto gli occhi degli amici, increduli di quello che stava accadendo. Ancora sotto choc, i suoi coetanei sono stati ascoltati dallo psicologo. Come riportato da ‘Fanpage.it’, nei prossimi giorni sarà disposta l’autopsia per far luce sulle cause del decesso di un ragazzino così giovane.
Alle 20.00 di stasera, in una chiesa a Sant’Eframo, ci sarà una messa voluta da un gruppo cattolico della zona, per ricordare il piccolo Lorenzo che era ben voluto e amato da tutto il quartiere.
“Mi sono trovata al pronto soccorso e stato bruttissimo quando sei arrivato ho ancora nella testa le grida della mamma”, poi ancora: “Mi trovavo lì quando l’ambulanza lo ha trasportato al San Giovanni bosco un dolore straziante per la famiglia, avrei voluto stringere la ma non ho avuto il coraggio. Non si può morire a soli 13 anni”. All’indomani della tragica notizia che ha sconvolto tutta Napoli e provincia sono tantissimi i post di dolore lasciati sui social. Tra i commenti ci sono anche chi ha assistito alla straziante scena del malore del piccolo Lorenzo Alati, il 13enne morto nel tardo pomeriggio di ieri dopo un arresto cardiocircolatorio al centro sportivo Kodokan, all’interno del Real Albergo dei Poveri di Piazza Carlo III. Lorenzo quando è stato soccorso dal personale del 118 aveva ancora indosso la tuta sportiva. Constata la gravità della situazione, i sanitari hanno deciso il trasporto immediato del giovane presso l’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.


