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domenica, Maggio 12, 2024
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Morto il padre di Gianluca Grignani, gli dedicò l’ultima canzone a Sanremo: “Ognuno giudichi se stesso”

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È morto il padre di Gianluca Grignani. A renderlo noto lo stesso cantatore che lo saluta con un post su Instagram e un passaggio tratto dal brano dedicato proprio al papà, presentato all’ultimo Festival di Sanremo, Quando ti manca il fiato.

Lutto per il cantautore Gianluca Grignani

Lutto per il cantautore Gianluca Grignani: il padre Paolo, con cui il 51enne ha sempre avuto un rapporto complesso e conflittuale, è morto ieri in Ungheria, dove risiedeva da tempo e dove si era ricostruito una famiglia dopo il divorzio dalla madre di Gianluca, Elba.  A comunicare la scomparsa di Paolo Grignani è stato lo stesso Gianluca con un post su Instagram accompagnato da una didascalia concisa e carica di significato: “E per il resto ognuno giudichi se stesso. Ciao papà“, una frase che il cantautore milanese aveva inserito nel brano che aveva portato all’ultimo Festival di SanremoQuando ti manca il fiato, dedicato proprio al difficile rapporto col genitore.

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Il difficile rapporto tra Paolo e Gianluca

Grignani, 51 anni compiuti lo scorso aprile, non ha mai nascosto le grandi difficoltà nel relazionarsi col padre fin da quando era bambino, col genitore che all’epoca era un commerciante di articoli per fotografi spesso via da casa per lavoro. Più volte, nel corso di interviste, Gianluca Grignani ha confessato di aver fatto fatica ad accettare l’assenza del padre. I rapporti tra Gianluca e il padre Paolo non si erano mai davvero ricuciti e il trasferimento dell’uomo in Ungheria non aveva aiutato nei tentativi di chiarimento o riavvicinamento.

La canzone dedicata al padre

Proprio in occasione della sua partecipazione al Festival di Sanremo, lo scorso febbraio, il cantautore aveva rivelato qualcosa in più su quel difficile rapporto, a cominciare dalla telefonata al centro del brano portato sul palco dell’Ariston. “Sarà stato una decina di anni fa, era un periodo in cui mi si era rimarginata la ferita provocata della separazione dei miei che era avvenuta quando avevo 18 anni. Era stata una separazione non gestita, ma non fra padre e madre quanto fra padre e figlio. Lui se ne è andato in maniera poco consona: ha messo in mezzo me. Mi sono sentito solo“, aveva raccontato Grignani.

La telefonata al centro della canzone

Il testo di Quando ti manca il fiato rivela più di mille interviste: “Ciao papà o addio papà. Questa canzone te la canto adesso perché tu sappia che io ti amo lo stesso. E per il resto ognuno giudichi se stesso, questa è l’unica legge“. Il 51enne aveva dato conto anche di quella vecchia telefonata:

“Ciao sono papà, come va Gianluca? Ma no che non sto male, ma quando accadrà tu verrai o no al mio funerale?”.

La parte finale del brano, però, conteneva una sorta di assoluzione nei confronti del genitore: “Ciao papà o addio papà. Io ti perdono. Le mie lacrime sono sincere“. Ieri, nel giorno in cui Paolo Grignani se n’è andato, Gianluca ha voluto ricordarlo citando proprio quella frase da Quando ti manca il fiato.

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