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sabato, Aprile 20, 2024
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Moto rubata al centro commerciale, catturato dopo il blitz al ‘Bronx’

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Sapevano dove intervenire. Dove trovarlo. E così è stato. I ‘fantasmi’ di Secondigliano sono tornati: gli agenti della squadra investigativa ed operativa del commissariato di Corso Secondigliano si sono ‘materializzati’ lì dove in passato hanno collezionato una raffica di sequestri ed arresti. In manette è così finito Simone Noce: per lui l’accusa è di furto pluriaggravato. Il suo fermo ‘inizia’ qualche ora prima quando un T-Max parcheggiato all’esterno del centro commerciale Globo di Casoria viene portato via. E così gli uomini del commissariato Secondigliano (guidati dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) si sono subito messi sulle tracce del mezzo rubato rintracciandolo in via della Bussola nelle palazzine conosciute con l’appellativo di ‘Bronx’. A quel punto la sinergia con la polizia Scientifica di Napoli e gli uffici investigativi gli agenti hanno raccolto tutta una serie di elementi che hanno consentito agli stessi di chiudere il cerchio attorno a Noce raggiunto così da un fermo di indiziato di delitto. Nel corso dell’operazione, inoltre, sono stati recuperati altri due veicoli proventi di furto che sono stati immediatamente riconsegnati ai legittimi proprietari.

Il precedente arresto degli agenti di Secondigliano: raffica di interventi contro i ‘cavalli di ritorno e le truffe dello specchietto

Le indagini proseguono: nel mirino la redditizia filiera criminale dei ‘cavalli di ritorno’, business che da sempre fa gola a molti e che ha già portato a brillanti risultati sul fronte della repressione di tali reati predatori e della simile truffa dello specchietto. L’ultimo caso in tal senso lo scorso 15 luglio quando i ‘fantasmi’ arrestarono un 22enne che aveva cercato di estorcere denaro ad una donna portandosi dietro il figlioletto e la compagna. Con queste accuse era stato eseguito un fermo di polizia giudiziaria a carico di Antonio Abruzzese. Il giovane avrebbe tentato l’estorsione ad una donna di Frattamaggiore lo scorso 12 luglio scorso nella vicina di Frattaminore. A bordo di un’auto ed insieme alla compagna e ad un bambino ha tentato di mettere a segno la cosiddetta truffa dello specchietto, ma l’attenzione della donna gli impedì di portare a segno la truffa. La reazione inaspettata della vittima designata indispettì Abruzzese che, secondo la ricostruzione, pur di ottenere il suo “risarcimento” non esitò ad aggredire la donna colpendola alla schiena. Fino all’intervento degli agenti di Secondigliano (leggi qui l’articolo).

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