Carabinieri impegnati anche nei controlli della movida giuglianese. I militari della Compagnia di Giugliano in Campania hanno effettuato dei servizi straordinari di controllo del territorio nel centro cittadino.
Le attività – volte alla prevenzione e repressione dei fenomeni illeciti legati alla movida – hanno portato al controllo di 45 persone, al sequestro di 4 scooter e verbali al codice della strada per un totale di 15mila euro.
Un ragazzo di 21 anni, già noto alla forze dell’ordine, è stato denunciato per porto abusivo di strumenti atti ad offendere perché trovato in possesso di un coltello a serramanico.
Giugliano. Sbanda con lo scooter e va a finire sui tavolini dello Chalet, beccato dopo 15 minuti
Sbanda con lo scooter e va a finire sui tavolini in piazza Gramsci, identificato dopo 15 minuti. E’ successo a Giugliano. Un ragazzo in sella ad un motociclo ha deciso, contro ogni regola del vivere civile, di attraversare lo spazio pedonale a tutto gas schiantandosi contro i tavolini del bar.
Entro 15 minuti dall’incidente la Polizia locale ha individuato il responsabile grazie alle telecamere del Comune, ha convocato al Comando il giovane e i genitori elevando una multa di 7mila euro, contestando tutte le infrazioni commesse. Tra l’altro il motociclo circolava senza nemmeno la copertura assicurativa.
Il sindaco Nicola Pirozzi: “Sui controlli, la Polizia locale è sott’organico e non ci sono gli uomini per militarizzare ogni angolo della città. Ed è una follia solo pensare ad una situazione simile. Uno scalmanato ha commesso un’infrazione ed è stato beccato e punito a norma di legge in 15 minuti. Inoltre, abbiamo predisposto e programmato entro la fine dell’anno l’assunzione di nuovi agenti della Municipale ma comunque chi pensa che controllare una città significhi avere una pattuglia di Polizia locale in ogni strada giorno e notte o non sa cosa dice oppure è in malafede.
Al posto di puntare sempre l’indice cominciamo a riflettere sull’inciviltà dei nostri territori. Noi facciamo il nostro lavoro ma sarebbe ora che anche gli incivili capissero cosa significhi vivere in una comunità. Purtroppo i social danno sfogo ai peggiori istinti e tutti sanno cosa devono fare gli altri. L’inciviltà della gente non è sinonimo di cattiva amministrazione. È ben altro!”