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giovedì, Aprile 25, 2024
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Napoli. Assalto armato alla cassaforte della posta, il racconto: “Erano in 3…..”

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È stata portata in ospedale la direttrice della posta di via Pontano, dove questa mattina attorno alle 8 è entrata in azione la banda del buco poco prima dell’apertura al pubblico. La donna, durante la rapina, ha accusato un malore prima di svenire. “Non uscite fuori, dobbiamo scappare” hanno detto i rapinatori tenendo in ostaggio i dipendenti dell’ufficio postale. Ad agire 3 malviventi, di cui uno armato di pistola utilizzata per minacciare i presenti. La banda ha disattivato l’allarme per poi iniziare a sottrarre i contanti. La posta di via Pontano è sprovvista di telecamere di videosorveglianza, cosa che ha sicuramente agevolato la banda del buco. Sul posto, per i rilievi del caso, gli uomini della Scientifica e i carabinieri della Compagnia Chiaia.

IL RACCONTO DEI PRESENTI

“Sono sbucati dal sottosuolo subito dopo l’apertura dell’ufficio postale e ci hanno minacciato con una pistola per farsi consegnare i contanti custoditi nella cassaforte”. È il racconto di alcuni dei presenti all’interno dell’ufficio postale di via Pontano assaltata dalla banda del buco. “Erano in 3, incappucciati- prosegue chi ha vissuto quegli interminabili minuti di terrore- ci hanno fatto mettere contro la parete dello sgabuzzino prima di disattivare l’allarme mentre la cassaforte si apriva. Dopo circa 20 minuti sono andati via con i soldi intimandoci di non urlare mentre scappavano. In quel momento l’ufficio era ancora chiuso ai clienti”.

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“Ci siamo spaventati, anche i dipendenti avevano il volto della paura subito dopo che la banda è scappata” è il racconto di una cliente in attesa di entrare all’ufficio postale di via Pontano oggetto di rapina. “Abbiamo chiamato i carabinieri e soccorsi i dipendenti che nel frattempo si erano rifugiati nel palazzo di fronte” aggiungono i presenti al momento della rapina. Tutti i lavoratori hanno lasciato la posta facendosi refertare in ospedale.
Tre donne, la direttrice e due impiegate, sono state ricoverate all’ospadale Fatebenefratelli.
Ora è giunta sul posto anche una squadra dell’ufficio fognature del Comune di Napoli intenti ad aprire i tombini della zona e capire il percorso dei ladri.
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