Un uomo di 79 anni, residente a Napoli, è stato sottoposto a due delicati interventi chirurgici all’Ospedale del Mare per un aneurisma aortico toracico che avrebbe potuto essergli fatale. Dopo una prima diagnosi, il paziente aveva inizialmente deciso di operarsi in Germania, ma ha poi rinunciato, scegliendo di rimanere nella sua città: “Se deve succedere, meglio che succeda qui“, aveva detto.
L’intervento a Napoli
Nella notte del 19 dicembre, un dolore improvviso al torace sveglia l’uomo di colpo, che non perde tempo e chiama il 118. L’ambulanza lo porta d’urgenza all’Ospedale del Mare, dove viene portato in sala operatoria per un delicato intervento. Nonostante le sue condizioni non siano delle migliori, l’operazione riesce.
Ma la battaglia dell’uomo non è ancora finita. Dopo pochi giorni, il dolore ritorna. Una TAC conferma il timore dei medici: l’aorta si è nuovamente lesionata, stavolta più in basso. Serve un secondo intervento immediato.
L’operazione è lunga e complessa, la situazione è critica, ma i chirurghi dell’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare, guidati dal dottor Gennaro Vigliotti, affrontano il caso con determinazione. Fabio Spinetti, Michele Di Filippo, Anna Petrone, insieme agli anestesisti Andrea Sterni, Pasquale De Rosa e Serena Testa, lavorano senza sosta per salvargli la vita.
L’uomo è salvo
Dopo giorni in terapia intensiva, l’uomo riesce a riprendersi. Non ha nessun familiare accanto, ma attorno a lui si stringe l’intero ospedale. Medici, infermieri, strumentisti di sala operatoria: tutti si prendono cura di lui, non solo come paziente, ma come fosse un parente. Il 12 gennaio 2025, dopo un mese di ricovero e numerose complicanze, l’uomo lascia l’ospedale. Si sente bene, il peggio è passato.
“Abbiamo dimostrato che la sanità campana può offrire eccellenza e umanità“, dichiara il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. “Voglio ringraziare tutto il personale per il lavoro straordinario che svolge ogni giorno, senza clamore ma con dedizione“.

