Si vaglia la pista delle vendetta trasversale sull’agguato che ha portato alla morte di Emanuele Pietro Montefusco, 48 anni, ucciso ieri mattina a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli.
L’uomo è stato raggiunto lungo via Argine da uno sconosciuto, che avrebbe esploso diversi colpi di pistola.
Montefusco, a quanto finora ricostruito, era a piedi perchè impegnato nella vendita di rotoloni di carta lungo la strada. In passato ha avuto qualche guaio con la giustizia per furto e spaccio.
Nella zona orientale della città però è riesplosa la tensione tra gruppi criminali.
Una situazione che verrà analizzata nel corso del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica che era già stato convocato per oggi
Sul fronte investigativo si sta lavorando anche per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio ma soprattutto il movente.
Potrebbe essere una vendetta trasversale la morte di Pietro Emanuele Montefusco, il 49enne ucciso questa mattina in via Argine. L’uomo infatti è il fratello di Salvatore, il ras soprannominato ‘Zamberletto’ che, secondo le ultime informative, si sarebbe fatto spazio negli ultimi tempi con base nell’isolato 17 del rione De Gasperi. Un’avanzata che sarebbe ben presto entrata in rotta di collisione con i De Micco, gruppo rafforzatosi dopo gli ultimi blitz che hanno disarticolato i De Luca Bossa e i Minichini.
IL PRIMO LANCIO DELLA NOTIZIA
Poco fa i carabinieri della Compagnia di Poggioreale sono intervenuti in via Argine 91 per un uomo ucciso da colpi d’arma da fuoco. La vittima è stata identificata: si tratta di Pietro Emanuele Montefusco, 49 anni. Ha precedenti per droga, in passato è stato arrestato infatti per spaccio di piccolo calibro.
I fatti sono avveuti via Argine, al confine tra il quartiere di Ponticelli e il territorio del comune di Cercola
La prima pista seguita dagli inquirenti è quella dell’agguato di stampo camorristico, infatti nel quartiere è in corso ancora la guerra tra i clan di Napoli est che vede contrapposti i De Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Minichini-Casella.