A causa delle sempre meno adeguate risposte al problema baby gang, montano le proteste sui social. Su Facebook un gruppo che conta ben 1400 iscritti cerca di arginare il problema.
Paura delle “baby gang”
Le proteste a Napoli, soprattutto nel quartiere collinare Vomero, causate da bande di giovani sono più vive che mai. Questi, spesso minorenni, si spostano nei fine settimana dai quartieri periferici e dai comuni limitrofi utilizzando la metropolitana. Sebbene il fenomeno non sia nuovo, negli ultimi tempi è tornato spesso alla ribalta e la situazione è peggiorata. I genitori denunciano un aumento di episodi di bullismo e aggressioni fisiche. Questa violenza crescente causata da ragazzi armati di bastoni, coltelli e talvolta pistole ha provocato un aumento significativo delle vittime, prevalentemente anch’essi adolescenti. I cittadini si domandano su cosa abbiano fatto concretamente le autorità per fermare questo fenomeno, sia con misure preventive che con quelle repressive. Ci si interroga anche sul motivo della bassa denuncia dei reati. Appare probabile che le vittime temano ritorsioni e in caso di denuncia non credono che ci siano reali conseguenze. Se anche i colpevoli venissero arrestati infatti è probabile che verrebbero subito rilasciati senza subire pene severe riprendendo immediatamente la loro attività criminale. La fiducia nelle istituzioni è ormai scarsa e la paura tra la popolazione è alta. Ancora fresca è la ferita lasciata da episodi drammatici come quello dell’uomo che fu brutalmente picchiato al Vomero, in piazza Vanvitelli. Fu violentemente percosso semplicemente per aver chiesto di spostare un motorino che bloccava il passaggio della sua auto. L’uomo ferito gravemente e operato si trovò a fare i conti con una giustizia che invece di punire i colpevoli, li ha solo mandati ai domiciliari dopo essere stati identificati.
Il gruppo Facebook
Le istituzioni preposte hanno perso credibilità e fiducia da parte dei cittadini, circa la capacità di arginare l’inaccettabile situazione che si è venuta a creare. Appare sempre più urgente un programma efficace e soprattutto duraturo, che non si riduca dunque solo a qualche effimera iniziativa di facciata. Da qui parte oltre all’ennesima sollecitazione al prefetto, al questore e al sindaco di Napoli, anche la denuncia sui social. Sempre più iscritti stanno aumentando sul gruppo Facebook “Comitato contro le baby gang e la movida violenta” (link a fine pagina), affinché vengano messe in campo, in tempi rapidi, iniziative concrete e continuative per debellare il grave quanto datato fenomeno.
LINK DEL GRUPPO FACEBOOK
https://www.facebook.com/groups/ comitatopaartenopeocontromovida