Palma Francesco classe 2004 di Miano, era stato arrestato lo scorso settembre dopo aver sparato Ronga Pietro, con diversi colpi d’arma da fuoco, colpendolo all’addome. Allo stesso veniva contestato un duplice tentato omicidio aggravato dai futili motivi, il porto e la detenzione di una pistola e di un coltello, perché già nello scorso Febbraio aveva accoltellato la stessa uomo, in quanto ritenuto essere l’amante della mamma. Un fatto che non era stato digerito dal giovane Francesco, perché figlio di un detenuto in carcere e quindi la mamma ed il suo amante avevano violato “il codice d’onore”. È stato solo un miracolo che Ronga Pietro per ben due volte, sempre colpito all’addome, non abbia perso la vita.
Difeso dall’avvocato Luigi Poziello del
foro di Napoli Nord, in primo grado era stato condannato a 10 anni di reclusione dal GIP del Tribunale di Napoli Dott. Enrico Campoli, che aveva derubricato l’accoltellamento da tentato omicidio in lesioni aggravate ed aveva riconosciuto le circostanze attenuanti generiche equivalenti sia alla recidiva (perché il giovane annovera varie condanne) che all’aggravante dei futili motivi.
Ieri la Corte di Appello di Napoli, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Poziello, ha ridotto la pena ad 8 anni di reclusione, concedendo così uno sconto di pena di 2 anni.
La persona offesa si è costituita parte civile, ed è difesa di fiducia dall’avvocato Michele Sanseverino.
Il fatto
Napoli, Settembre 2023
Si chiama Francesco Palma, ha 18 anni ed è attualmente in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio. E’ lui infatti l’autore dell’agguato avvenuto ieri in via Vittorio Veneto a Miano, periferia nord di Napoli, nel corso del quale è rimasto gravemente ferito Pietro Ronga, 36 anni, presunto fidanzato della mamma del giovane.
Il ragazzo avrebbe incrociato Ronga in strada e non avrebbe esitato, dopo uno scambio di battute, a estrarre una pistola Beretta e ha esplodere quattro o cinque colpi contro di lui all’altezza dell’addome. Ronga è attualmente ricoverato in gravi condizioni al Cto di Napoli. Palma, invece, si è poi costituito spontaneamente presso il commissariato di Scampia e ha ammesso di essere stato lui l’autore degli spari.
Il pubblico ministero ha disposto in queste ore il fermo a suo carico. Palma ora si trova nel carcere di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida. A difenderlo l’avvocato Luigi Poziello, del foro di Napoli Nord. Il ragazzo tra l’altro già lo scorso febbraio si sarebbe reso protagonista di un accoltellamento ai danni dello stesso Pietro Ronga. Cinque giorni fa, invece, Francesco sarebbe stato a sua volta vittima di un fatto di sangue: raggiunto al braccio da un colpo di pistola, avrebbe poi dichiarato di aver subito una rapina.
Le indagini
Gli investigatori sono convinti però che anche quest’ultimo episodio rientri nell’ambito di un rapporto burrascoso intercorso tra lui e Ronga, che è il compagno della mamma del 18enne. Al centro della stessa sparatoria di ieri ci sarebbero vecchie ruggini scaturite proprio dalla relazione tra la madre del giovanissimo e il 36enne.