Dopo essere stato arrestato a Betlemme (aveva realizzato murale sul muro di separazione israeliano in Cisgiordania), Jorit, lo street artist napoletano celebre per le sue opere d’arte nelle periferie del capoluogo partenopeo ma anche in altri luoghi simbolo nel mondo, è tornato a Napoli per una nuova doppia opera d’arte.
Due giorni fa l’artista ha decorato la facciata di un edificio nella zona di Taverna del Ferro, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio con una lunga citazione di Ernesto Che Guevara: “Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici, si è vero ma lo siamo in modo diverso,siamo quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. E in qualunque luogo ci sorprenda la morte che sia la benvenuta,purché il nostro grido di guerra giunga a un orecchio ricettivo e purché un’altra mano si tenda per impugnare le nostre armi. Il guerrigliero impugna le armi per rispondere all’ira del popolo contro l’oppressore e lotta per cambiare il regime sociale colpevole di tenere i suoi fratelli inermi nell’ombra e nella miseria. Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca storica si potrà avere la libertà senza la lotta!”.