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giovedì, Marzo 28, 2024
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“Curata e amata fino alla fine, si è spenta serenamente”. L’addio a Nina, lavorava in una cornetteria a Giugliano

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Era venuta in Italia per lavorare ma anche per mettersi alle spalle una vita difficile. Nella provincia di Napoli aveva trovato un impiego in un bar, dove si era fatta apprezzare per la sua gentilezza. Ma aveva trovato anche una famiglia che l’ha accolta, accudita e amata fino alla fine dei suoi giorni.  Mercoledì Nina è stata uccisa da un tumore diagnosticato pochi mesi fa. La 43enne di origine bulgara era sfuggita da un marito violento, lasciando due figli nel suo paese d’origine. Per dare un futuro migliore alla sua famiglia, Nina ha vissuto e ha lavorato instancabilmente nei bar tra Mugnano e Villaricca. I suoi amici la ricordano come una salutista, non aveva il vizio del fumo ed era attenta all’alimentazione. “Porto dentro il ricordo delle chiacchierate nel bar sotto il mio vecchio studio, dove lei lavorava, a parlare di musica bulgara e dei testi delle canzoni che conoscevo, che la terra ti sia lieve”, così la ricorda Carmine su Facebook. 

Nina da quattro anni aveva una nuova famiglia, fino alla fine il compagno Antonio le è stata vicino donandole serenità e felicità. Lavorava nella cornetteria Chocorì al corso Campano a Giugliano. E’ voluta restare in Italia per curarsi, negli ultimi giorni della sua vita ha visto i figli, venuti dalla Bulgaria per darle l’ultimo bacio. Nina è morta serena e felice nelle braccia nella nuova famiglia che l’ha accolta con amore e gioia. Un amore spezzato da una malattia che nella terra dei fuochi continua a mietere vittime.

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