La scorsa settimana si è riaperto il processo bis per le plusvalenze e a pagare è stata la Juventus. E con una stangata: – 15 punti in classifica e tutti i dirigenti condannati. Dopo oltre quattro ore di Camera di consiglio la Corte federale d’appello non solo ha accolto la richiesta di rimettere sul banco degli imputati il club bianconero, ma ha anche aumentato le pene che aveva chiesto il capo della procura Giuseppe Chinè.
E’ un vero e proprio tsunami sulla classifica e sul futuro del club, ora atteso da un possibile secondo processo sportivo, derivato dai nuovi atti dell’inchiesta Prisma, oltre alle possibili sanzioni minacciate dall’Uefa per la violazione del financial fair play. Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, inoltre, i bianconeri protrebbero essere nuovamente sanzioniati.
“La Juventus ora rischia un’altra ‘penalizzazione monstre’ per la manovra stipendi, relativa agli accordi coi calciatori nelle stagioni 2019-20 e 2020-21″ scrive il giornale. “Dalle parti della sede federale di via Campania prefigurano un nuovo deferimento, un nuovo processo a fine marzo e almeno altri 15 punti di penalizzazione, oltre a una sanzione pecuniaria che andrebbe ‘da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto’. Chiné sarebbe pronto a tirare in ballo, oltre all’articolo 31 che cita l’illecito amministrativo, l’aggravante dell’articolo 14 comma 1 lettera C, accusando il club di aver ‘indotto altri a violare le norme e le disposizioni federali di qualsiasi rango o ad arrecare danni all’organizzazione federale’. I calciatori coinvolti negli accordi rischiano un mese di squalifica”.
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