Dinanzi al PM, l’uomo ha raccontato di essersi recato dalla moglie, che viveva nell’abitazione dei genitori, per chiederle perdono e per uccidersi. I due si erano lasciati. Tamburrino ha spiegato di aver fatto testamento e di aver comprato una pistola quella mattina, con cui aveva poi raggiunto Norina Matuozzo. Arrivato in casa, avrebbe chiesto alla donna di seguirlo in un’altra stanza, perché non voleva uccidersi davanti ai suoceri. Lei avrebbe rifiutato e a quel punto Tamburrino l’avrebbe ammazzata. Agli inquirenti ha detto di avere chiuso gli occhi e poi sparato, tre volte, per spaventarla. I colpi però hanno ucciso la 33enne. A questo punto l’uomo sarebbe scappato verso lo studio dell’avvocato Smarrazzo. Qui Tamburrino avrebbe minacciato nuovamente di uccidersi, ma l’avvocato sarebbe riuscito a convincerlo a riporre l’arma e a consegnarsi alla giustizia.