Per la Procura avrebbero creato dalle ceneri del clan Grimaldi un gruppo autonomo capace di stringere un’alleanza di ferro con il gruppo Esposito di Bagnoli e di muovere guerra ai Puccinelli-Petrone, agli storici nemici dei Vigilia e ai Sorianiello. Non così per il Riesame (VIII sezione) che ha affossato l’inchiesta sui nuovi ras del Rione Traiano. Gruppo che, secondo la Procura, era capeggiato da Daniele Scognamillo capace di tessere i legami con la cosca di riferimento anche da latitante. Oltre a lui la Procura aveva chiesto l’arresto anche per suo figlio Francesco (già arrestato nel corso di un summit a Pianura), suo fratello Rosario e per Giovanni Gasparotti, Antonio Grimaldi, Giuseppe Lanzetta, Pasquale Liccardi, Luigi Martire, Margherita Poziello, Mario Russo, Annamaria Ricciardiello, Giuseppina Ricciardiello, Mario Alfonso Schettino e Immacolata Scognamillo. Per questi soggetti i sostituti procuratori Di Dona e De Falco avevano chiesto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il gip respinse la richiesta e i pubblici ministeri della Dda presentarono ricorso al Riesame. Riesame che ha respinto l’appello accogliendo in pieno le argomentazioni dei legali della difesa, soprattutto gli avvocati Giuseppe Perfetto, Nicola Pomponio e Luca Felaco, che avevano sollevato dubbi sull’ammissibilità dei ricorsi. Ricorsi caduti con l’inchiesta che di fatto si è sgretolata sotto i colpi del tribunale del Riesame.
Il tentativo di uccidere i Sorianiello
E dire che la Procura aveva puntato il gruppo imputando a Daniele Scognamillo e ai suoi l’associazione di tipo camorristico evidenziando una serie di condotte suffragate da numerose intercettazioni. Tra queste quella secondo cui i ras del Rione Traiano volevano uccidere i leader del gruppo Sorianiello della ’99’ e cioè Giuseppe Mazzaccaro e Alfredo Sorianiello documentando anche incontri con il reggente dell’omonimo gruppo di Bagnoli Massimiliano Esposito in un appartamento nella disponibilità dello stesso Scognamillo. A ricostruire l’incontro l’ex colonnello degli stessi Esposito, Yussef Aboumuslim, che ha raccontato agli inquirenti di un incontro svoltosi tra il suo ex capo e Scognamillo in un albergo a Varcaturo.