giovedì, Agosto 14, 2025
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Nuovo Regolamento Macchine 2023/1230: le novità più rilevanti secondo l’esperto Claudio Delaini

In che modo il Nuovo Regolamento influenzerà il futuro delle macchine e quale impatto avrà sulle aziende?

Il Nuovo Regolamento Macchine 2023/1230 segna un importante passo avanti rispetto alla Direttiva Macchine 2006/42 CE, adeguando la normativa ai rapidi sviluppi tecnologici e migliorando l’uniformità delle leggi in tutta l’Unione Europea.

Per capire meglio i cambiamenti e le implicazioni per le aziende, abbiamo chiesto l’opinione di Claudio Delaini, ingegnere specializzato in sicurezza dei macchinari e certificazione CE.

In questa sede chiariremo i punti salienti del regolamento, spiegando cosa cambia per le imprese, le novità per le macchine ad alto rischio e l’impatto su robot collaborativi e intelligenza artificiale – per un approfondimento in tal senso è molto utile leggere questo articolo in cui Claudio Delaini espone le novità introdotte col Regolamento Macchine del 2023 – evidenziando come un adeguamento delle aziende possa rappresentare anche un’opportunità di crescita per competere al meglio in un mercato sempre più competitivo.

Quando entrerà in vigore il nuovo regolamento?

Il Nuovo Regolamento Macchine è entrato ufficialmente in vigore il 29 giugno 2023, ma diventerà obbligatorio solo dal 20 gennaio 2027. In questo lasso di tempo, coesisteranno la nuova normativa e la vecchia Direttiva Macchine, dando alle aziende un periodo di transizione per adattarsi.

Come osserva Claudio Delaini, per i produttori di macchinari tre anni e mezzo non sono così tanti, soprattutto considerando che le aziende dovranno adeguare i loro prodotti e processi ai nuovi standard. Delaini, per questo motivo, consiglia di iniziare fin da subito a lavorare sulle modifiche necessarie per evitare ritardi e cogliere l’opportunità di presentarsi come aziende all’avanguardia sul mercato.

Un regolamento pensato per il futuro: tecnologia e sicurezza

Uno dei principali obiettivi del nuovo regolamento è affrontare le sfide tecnologiche del futuro, che la precedente normativa non contemplava. Come sottolinea Delaini, concetti come Internet of Things (IoT) e cybersecurity sono ora centrali, ma i macchinari moderni, sempre più interconnessi, sono anche esposti a rischi informatici.

Il nuovo regolamento introduce requisiti per garantire che i macchinari siano protetti da attacchi dolosi, una novità che non era presente nella Direttiva del 2006. Inoltre, viene trattata l’intelligenza artificiale (AI), con un’attenzione particolare al fatto che le macchine dotate di AI possono modificare il loro comportamento nel tempo, creando nuovi rischi che devono essere monitorati anche dopo l’immissione sul mercato.

Claudio Delaini evidenzia che, per la prima volta, si riconosce ufficialmente il potenziale evolutivo dell’AI e l’interazione di questa con il futuro AI Act, destinato a regolare l’intelligenza artificiale nell’Unione Europea.

I robot collaborativi: una nuova frontiera

Negli ultimi anni, l’utilizzo di robot collaborativi o cobot nelle aziende, specialmente nel settore manifatturiero, è cresciuto notevolmente. A differenza dei robot industriali tradizionali, che operano in aree segregate per garantire la sicurezza degli operatori, i cobot condividono lo spazio di lavoro con gli esseri umani.

Il nuovo regolamento introduce nuove misure di sicurezza specifiche per queste tecnologie, superando la logica della separazione fisica e puntando su una protezione avanzata che consenta a uomini e robot di lavorare fianco a fianco senza rischi. Delaini sottolinea l’importanza di questo passaggio, che promuove una maggiore integrazione tra macchine e operatori umani nelle aziende.

Macchine ad alto rischio: un elenco dinamico

Un’altra novità rilevante riguarda la gestione delle macchine ad alto rischio. Il nuovo regolamento rende dinamico l’elenco di queste macchine, consentendo l’inclusione di nuovi prodotti o l’esclusione di quelli ormai ritenuti sicuri, in base al monitoraggio continuo degli incidenti.

Claudio Delaini precisa che grazie a questa flessibilità sarà possibile rispondere tempestivamente ai cambiamenti del mercato e alle nuove tecnologie. In questo modo, le normative sulla sicurezza si adattano più rapidamente alle esigenze reali, migliorando la protezione degli utenti.

Le responsabilità degli operatori economici

Il Nuovo Regolamento Macchine estende le responsabilità, non solo ai produttori, ma anche a importatori, distributori e mandatari, che dovranno garantire la conformità dei prodotti immessi sul mercato. Questo è un cambiamento significativo, già presente in altre normative europee, che viene ora formalizzato anche nel settore delle macchine.

Un’altra novità, rimarcata da Delaini, riguarda l’obbligo di fornire la documentazione tecnica in formato digitale. Le aziende dovranno assicurarsi che i manuali siano disponibili per almeno dieci anni e che possano essere consultati e scaricati facilmente dagli utenti.

Un futuro più sicuro e tecnologicamente avanzato

Il Nuovo Regolamento Macchine 2023/1230 rappresenta un’evoluzione necessaria per adeguare le normative alla realtà tecnologica attuale e futura. Come ci ha spiegato Claudio Delaini, le aziende dovranno affrontare sfide complesse per adeguarsi, ma chi lo farà potrà ottenere un vantaggio competitivo.

L’introduzione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, la robotica collaborativa e l’integrazione del cybersecurity, infatti, non rappresentano solo un adeguamento normativo, ma un’opportunità per rendere i processi più sicuri ed efficienti.

Le imprese dovranno prepararsi subito per evitare ritardi e per restare competitive in un mercato sempre più globalizzato e tecnologico. Come suggerisce Delaini, non si tratta solo di conformarsi alle nuove regole, ma di abbracciare il cambiamento per migliorare sicurezza e produttività.