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giovedì, Aprile 25, 2024
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‘O Minorenne condannato a 227 anni di carcere. Uscì dopo la “dissociazione” e tentò di uccidere l’ex pentito

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Rosario Giugliano, detto ‘o minorenne, venne condannato a 227 di carcere. Uscì grazie alla “dissociazione” e tentò di uccidere il rivale. Lunedì Giugliano è stato arrestato nell’operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Salerno ed dal Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore. Le forze dell’ordine eseguirono, un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nella giornata domenica dalla Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di Rosario Giugliano detto ‘o minorenne e Nicola Francese. Infatti finirono in manette il 60enne di Poggiomarino e il trentunenne di Pagani. Entrambi gravemente indiziati dei delitti di tentato omicidio pluriaggravato da premeditazione e dal metodo mafioso e di detenzione illegale di più armi comuni da sparo.

LE ACCUSE DOPO l’AGGUATO

I due indagati accusati di essere gli autori materiali dell’agguato commesso il martedì 13 aprile 2021 a San Marzano sul Sarno. Il loro obiettivo era Carmine Amoruso, ferito a dopo l’esplosione di ben 14 colpi di pistola.

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Amoruso, anche egli nativo di Poggiomarino, da pochi mesi era spontaneamente uscito dal programma di protezione accordatogli quale collaboratore di giustizia ritornando sul territorio stabilendosi nell’agro noverino sarnese. Il provvedimento precautelare, oltre che sugli elementi investigativi assunti nell’immediatezza dell’attentato, è fondato sulle risultanze di più complesse indagini, coordinate dalla D.D.A., nei confronti delle organizzazioni criminali operanti nel territorio del distretto di Salerno e sulle ramificazioni camorristiche esistenti tra l’agro nocerino-sarnese e l’hinterland napoletano.

LA FIGURA DI ROSARIO GIUGLIANOl, DETTO ‘O MINORENNE

Particolare rilievo assume, non solo per il livello di coinvolgimento nel delitto, ma anche per l’affermato profilo criminale, la figura dell’indagato Rosario Giugliano. Già condannato con sentenza irrevocabile per numerosi omicidi ed estorsioni, nonché per partecipazione alla associamone mafiosa di tipo camorrista capeggiata da Carmine Alfieri e, in particolare, della sua articolazione riferibile a Pasquale Galasso. Rosario Giugliano risulta avere accumulato condanne per complessivi anni 227, mesi 7, giorni 28 di reclusione, ridotti ex art, 78 c.p. ad anni 30. Come emerge dalla sentenza n. 34/2000, emessa in data 14/28.11.2000 dalla I Sezione della Corte d’Assise di Napoli, risulta partecipe della cosidetta. “strategia della dissociazione”, elaborata da Angelo Moccia.

LA SCARCERAZIONE DI ‘O MINORENNE

Giugliano scarcerato l’8 marzo 2020 dopo aver usufruito di vari periodi di semilibertà e detenzione domiciliare. Contestualmente sottoposto alla misura di prevenzione della libertà vigilata per anni 3. Va evidenziato che il 19 febbraio 2016 il Tribunale di Sorveglianza gli revocò la misura della semilibertà per poi applicargli la detenzione domiciliare con provvedimento n. 2019/12644 SIUS del 22.01.2020.

La ricostruzione del tentato omicidio si fonda, in special modo, su conversazioni tra presenti intercettate all’interno di un locale mansardato a Pagani. Immobile che Giugliano si era procurato adibendolo a sua base operativa ove pianificava le attività criminose. L’agguato ai danni di Amoruso fallì a causa dell’inceppamento di una delle due pistole utilizzate e per la pronta reazione della vittima, che, nonostante il ferimento, riusciva ad ingranare la retromarcia ed allontanarsi velocemente.

L’AGGUATO

L’agguato eseguito con modalità tipiche delle associazioni di cui all’art. 41 6 bis codice penale. In particolare precedendo e poi bloccando l’auto della vittima. Esplodendo poi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del vano motore per mettere fuori uso il veicolo ed impedire la fuga. Tutto avvenuto in pieno giorno nelle vicinanze del cimitero comunale.

La Dda provvederà ora a sottopone gli elementi raccolti alla valutazione del GIP di Nocera Inferiore per la convalida del fermo. L’eliminazione di Carmine Amoruso pianificata da Giugliano. Al fine di assicurarsi il predominio del controllo criminale di quella porzione territoriale dell’agro nocerino-sarnese. Giugliano, dopo la scarcerazione, decise ad affermare la propria presenza criminale. Amoruso ritenuto da Giugliano come ostacolo agli interessi economici suoi e sua organizzazione criminale.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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