Emanuele Durante si era fidanzato con una giovane ragazza pochi mesi prima di morire in quel tragico pomeriggio del 15 marzo del 2025. I due stavano viaggiando nella Smart quando sono stati raggiunti da due persone a bordo di uno scooter. Proprio lei è stata ascoltata dai carabinieri poche ore dopo l’agguato condotto in via Santa Teresa degli Scalzi contro il 20enne, infatti, ha fornito diversi elementi agli inquirenti utili a ricostruire la morte di Emanuele.
«Ricordo che in quel momento stavo rivolta verso lo stereo mettendo le canzoni. Ricordo che i finestrini, oscurati, erano chiusi. Ma all’improvviso ho sentito un forte rumore e venivo colpita da frammenti del vetro del finestrino di Emanuele. Mi giravo subito verso di lui e vedevo un buco in quel finestrino. Nel frattempo Emanuele si apriva la maglia della tuta, una felpa con la zip, mostrandomi una ferita che aveva all’altezza della spalla sinistra e mi diceva “Amò mi hanno sparato», queste le parole pronunciate dalla fidanzata. Dopo quel colpo di pistola è partita la corsa all’ospedale Pellegrini dove, circa 40 minuti dopo l’agguato, è stata accertata la morte di Durante.
Il killer affianca la vittima e spara, le agghiaccianti immagini dell’omicidio Durante
Il video inizia con una sorta di sopralluogo fatto da alcuni uomini in scooter. La Smart nera parcheggiata è quella di Durante. Al secondo 11, la scena in via Santa Teresa degli Scalzi. Nel tondo rosso la scena dell’agguato. Due in scooter affiancano la Smart lato guidatore. Il passeggero dello scooter esplode un colpo – si intravede la fiammata – poi i due fuggono.
Il ventenne è ferito. Tampona l’auto davanti e poi perde lentamente il controllo della Smart, andando alla deriva nella corsia di marcia opposta. Dal secondo 32 la scena è ripresa da un’altra prospettiva. La scena della smart alla deriva dal secondo 58 in poi.
Il video dell’agguato contro Emanuele Durante
Arrestati il mandante e l’esecutore dell’omicidio di Emanuele Durante