“Domani avevamo in programma la festa del 2 giugno che ovviamente ho fatto annullare, come città proclameremo il lutto cittadino in onore della memoria di Giulia“. Lo dice a LaPresse Massimo Buonanno sindaco di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, paese d’origine di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa a Senago al settimo mese di gravidanza. “In questi mesi – aggiunge il sindaco – abbiamo fatto tanto per sensibilizzare contro la violenza sulle donne. Siamo tutti sconvolti per quello che è successo. Ci stringiamo al dolore della famiglia“.
Iniziativa analoga anche a Senago, il cui sindaco ha ugualmente dichiarato il lutto cittadino, disponendo le bandiere a mezz’asta. Lo annuncia all’Adnkronos Magda Beretta, sindaco del comune alle porte di Milano. “Purtroppo è andata come tutti da ieri temevamo”. Poi aggiunge: “Posso solo immaginare cosa stiano provando (i familiari, ndr). Valuterò altre iniziative per manifestare la nostra vicinanza“.
La sorella di Giulia: “Una famiglia distrutta”
“Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto e aiutato“. Sono le parole di Chiara Tramontano, sorella di Giulia, scrive su Instagram per ringraziare tutti coloro che in questi giorni hanno aiutato la famiglia a cercare la 29enne. “Grazie dal profonde del cuore di una famiglia distrutta. Di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali. La nostra famiglia sarà sempre unita come in questa foto“.